La donna al comando fa innovazione. Ma attenti alla compagnia
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La donna al comando fa innovazione. Ma attenti alla compagnia

LA DIVERSITA' DI GENERE NEI VERTICI DELLE IMPRESE E' POSITIVA PER I RISULTATI DELL'AZIENDA, MA AD ALCUNE CONDIZIONI: BISOGNA RAGGIUNGERE UNA SOGLIA MINIMA E L'EFFETTO POSITIVO E' PIU' DEBOLE QUANDO CI SONO TROPPE DONNE IN AZIENDA

di Nicolai Foss, titolare della cattedra Rodolfo De Benedetti in Entrepreneurship

Per le aziende innovatività e imprenditorialità sono questioni di sopravvivenza. Non c’è alcun dubbio: in un ambiente dinamico le aziende devono innovare per tenere il passo dell’evoluzione delle tecnologie e dei cambiamenti nelle preferenze e per acquisire, rinnovare o mantenere vantaggi competitivi. Un’altra opinione largamente condivisa è che le aziende abbiano bisogno di aumentare la percentuale di donne nei livelli gerarchici superiori. La presenza femminile nei top management team è certamente aumentata negli ultimi decenni, ma le donne sono ancora molto sotto-rappresentate. Per alcuni, questo è un problema di uguaglianza, che non richiede ulteriori giustificazioni. Ma da un punto di vista aziendale e di ricerca siamo interessati a capire i possibili effetti che una maggiore presenza di manager donna può avere sulle performance aziendali. È, allora, sensato chiedersi che cosa significhi per l’innovazione aziendale la presenza di donne manager.
 
Lo stile manageriale che fa diversity
Alcuni possono rispondere che più donne nel top management inibiranno l’innovazione, perché le donne in media hanno un maggiore grado di avversione al rischio rispetto agli uomini (anche se recenti ricerche dimostrano che ciò dipende in una certa misura dal tipo di attività svolta). L’innovazione implica che ci si avventuri in acque sconosciute e insicure. Non è un viaggio per i timidi e gli avversi al rischio.
D’altra parte, esistono evidenze del fatto che le donne hanno uno stile manageriale diverso rispetto agli uomini. Le donne sono in genere più coinvolgenti, meno gerarchiche e concedono maggiore fiducia. Queste sono qualità di leadership che possono essere molto vantaggiose nel processo di innovazione. Qui abbiamo bisogno di condividere le conoscenze e dobbiamo avere maggiore tolleranza per gli errori. Uno stile di gestione femminile può favorire questi processi.
 
Che cosa dicono i dati
Quindi, ci sono pro e contro, ma che cosa dicono i dati? Con un collega danese, Jacob Lyngsie, dell’Università della Danimarca del Sud, ho recentemente pubblicato nel Journal of Strategic Management un articolo intitolato The More, the Merrier? Omen in Top-Management Teams and Entrepreneurship in Established Firms. L’articolo esamina empiricamente il rapporto tra le donne e l’innovazione. Analizzando dati d’archivio e derivanti da survey scopriamo che esiste in realtà una relazione positiva e significativa tra la presenza di donne nel top management e l’innovazione aziendale. Osserviamo anche che non è sufficiente avere solo una sola donna nel gruppo di top manager. Sembra che l’impatto positivo dello stile di gestione femminile e dell’aumento della diversità sull’innovazione si verifichi solo quando si supera una soglia critica di donne manager.

Quanto rosa in azienda
È interessante, e forse sorprendente, notare che il legame tra le donne nel top management team e l’innovazione è più debole se le donne sono relativamente numerose tra i dipendenti dell’azienda!
Quindi, più donne nel top management sembrano avere un effetto positivo sull’innovazione, ma non così positivo in aziende in cui ci sono già molte donne. Nel complesso, i nostri risultati sono una buona notizia per coloro che vorrebbero vedere più donne in posizioni di responsabilità in azienda.
Ma c’è una condizione: le donne sembrano mostrare una leadership aziendale meno efficace quando ci sono già molte donne in azienda.
 

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