Boston, l'europea dell'East coast

L'ALUMNA MARIA PASSADOR RACCONTA UNA CITTA' RICCA DI STORIA E DI CULTURA, CON MOLTI TRATTI CHE RICORDANO IL VECCHIO CONTINENTE. E CON ALCUNE DELLE UNIVERSITA' PIU' FAMOSE AL MONDO

Brillante, aperta, forte, sfidante, ottimista e interconnessa. In queste cinque parole si racconta Boston, la città americana più europea dell’East Coast. Europea lo è nell’estetica e nelle atmosfere di alcune strade come quelle di Beacon Hill, il quartiere che ospita anche il Parlamento del Massachusetts; il Vecchio Continente lo si ritrova nello spirito vigoroso e combattente alimentato in quelle radici forti che le permettono di riprendere vitalità in ogni circostanza, anche dopo l’attacco terroristico subito durante la maratona del 2013.

Boston è un concentrato di cultura e condivisione che si esprime nelle proposte museali e teatrali, fra cui quelle del Boston Ballet e della Boston Symphony Orchestra. Una città vivace ma anche proiettata nel futuro: un laboratorio di idee sia dal punto di vista della creatività che dell’innovazione. Boston è il centro di un network che fa incontrare docenti, ricercatori e studenti, mantenendo sempre vive le relazioni con chi ha fatto un’esperienza di studio lungo le sponde del Charles. In questo contesto si inserisce Cambridge con le sue prestigiose università, Harvard e il Mit. Collegato con il centro di Boston dalla metropolitana, questo luogo si definisce nella dimensione di un piccolo paese italiano. Qui ci si allontana dallo skyline della capitale del Massachusetts che tanto attrae i viaggiatori, per immergersi in un mondo parallelo fatto di quiete, sobrietà, silenzio, ordine, spazi verdi: un contesto ideale per entrare in contatto con la vita delle grandi università americane, un luogo ideale per ritrovarsi. La vita accademica diventa totalizzante perché Harvard stessa, per esempio, è estremamente accogliente rispetto agli studenti e ai ricercatori, anche stranieri, che considera delle vere e proprie risorse.

Uno dei luoghi più straordinari di Cambridge, infatti, è il quarto piano di Langdell Hall, la biblioteca dell’Harvard Law School: un vero e proprio tempio della conoscenza, anche grazie all’imponenza neoclassica dell’edificio che la ospita. Le atmosfere di condivisione e di scambio che si vivono in questi ambienti, si ritrovano al Cambridge Common, un locale di impronta decisamente americana in cui vi è l’abitudine di ritrovarsi con amici e colleghi, soprattutto al termine della propria permanenza a Boston: un luogo in cui salutarsi con la consapevolezza che sia soltanto un arrivederci. E se la multiculturalità è un valore nel contesto degli atenei, non manca la sua espressione anche nell’ambito dell’offerta gastronomica: Toscano, con un ristorante a Beacon Hill e uno nei pressi di Harvard, è una straordinaria esperienza italiana oltreoceano.
 
MARIA LUCIA PASSADOR
Laureata nel 2014 in Giurisprudenza alla Bocconi con una tesi in tema di patti parasociali di gestione, Maria Lucia frequenta un Phd in Business Law ad Harvard, occupandosi di diritto societario e mercati finanziari. All’interno dell’università bostoniana fa parte della Law review e lavora come research assistant del professor Mark Roe. È anche co-presidente della HILA (Harvard Italian Law Association).

a cura di Allegra Gallizia
 

di Maria Lucia Passador