La Londra up and coming di Valerio Magliulo
UNA CITTA' DOVE LE START UP SONO INCENTIVATE E DOVE, COME SPIEGA L'ALUMNO BOCCONI, AVVIARE UNA NUOVA ATTIVITA' E' POCO RISCHIOSOC’è la Londra dei lavoratori della City e quella cosiddetta up and coming, ossia emergente, degli young professional. C’è la Londra di Soho con i prezzi delle case che aumentano del 10% all’anno, raggiungendo cifre esorbitanti, e ci sono i quartieri dell’east end o quelli a sud del Tamigi con appartamenti più accessibili, gallerie d’arte indipendenti, flower shop, ristoranti bio e caffè hipster. Così, la condizione di esclusività del centro finanziario della città ha fatto emergere nuove zone, restituendo dignità e vigore laddove si trovavano aree sommerse. Londra sta cambiando e i protagonisti di questa trasformazione sono soprattutto i giovani lavoratori della generazione startup, che sono arrivati nella capitale inglese da tutto il mondo. In questi quartieri si respira un’aria nuova e si coglie uno spirito imprenditoriale diffuso che si manifesta nell’apertura dei molti locali, spazi espositivi o di coworking. Tale fermento è stimolato da un ecosistema favorevole che spinge le nuove generazioni a intraprendere progetti senza correre troppi rischi, grazie anche a una forte presenza di venture capital, a un numero cospicuo di acceleratori e incubatori di startup e a fondi pubblici che agevolano lo sviluppo di giovani imprese.
Il sindaco Sadiq Khan, per esempio, ha lanciato un progetto di crowfunding per finanziare i suggerimenti dei cittadini per migliorare la vita di quartiere e ha promosso un concorso con l’obiettivo di raccogliere idee per risolvere il problema dell’inquinamento. Avventurandosi nelle zone emergenti, nell’east end si trovano Shoreditch, il quartiere più hipster di Londra, e Hackney con Victoria Park e London Fields, due parchi straordinari situati nei pressi del Columbia Road Flower Market, il mercato domenicale dei fiori. A sud del Tamigi, invece, fra London Bridge e Tower Bridge, c’è Bermondsey: un tempo era il distretto operaio in cui si stoccavano i prodotti di importazione che arrivavano in città via fiume e oggi, invece, è una zona di tendenza fra le più richieste. A sud ovest, ci s’imbatte in Clapham e Brixton, dove è nato David Bowie. Quest’ultimo, in particolare, è riuscito a riscattare la propria reputazione di quartiere malfamato senza, però, perdere autenticità, che si respira nei locali in cui non è raro imbattersi in travolgenti jam session. La fortuna di Londra è soprattutto nella sua multiculturalità che le consente di evolvere continuamente grazie alla libera espressione delle comunità che la compongono.
Questo è evidente, per esempio, nell’ambito della gastronomia. Esistono ristoranti cinesi che propongono la cucina di molte delle province del Paese del dragone, così come i locali indiani rappresentano un viaggio culinario negli stati del Subcontinente: uno su tutti è Gunpowder che si trova a Shoreditch, appunto.
Laureato nel 2012 in Economia e finanza alla Bocconi, Valerio Magliulo è arrivato a Londra per fare uno stage presso Credit Suisse, dove poi è stato assunto. Dall’esperienza in banca d’investimenti è passato a Uber con l’incarico di sviluppare il mercato inglese. Poi è approdato a Monzo, una fintech start up per cui, inizialmente, si è occupato delle pratiche per la domanda di licenza bancaria e oggi, che la società è diventata una banca, Magliulo guida il team di sviluppo del software interno destinato al customer service.
di Allegra Gallizia