I Fantasmi urbani di Severino Salvemini
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I Fantasmi urbani di Severino Salvemini

OLTRE 50 ACQUERELLI CON UN SOGGETTO SINGOLARE, LE FACCIATE DI VECCHI CINEMA IN DISUSO, REALIZZATI DAL PROFESSORE DELLA BOCCONI SARANNO PROTAGONISTI DI UNA MOSTRA CHE SI INAUGURERA' IL 6 APRILE

Appassionato d’arte e di cinema, ambienti che frequenta per interesse personale ma anche per lavoro, visto che si occupa da sempre di temi legati al management della cultura, Severino Salvemini, ordinario presso il Dipartimento di management e tecnologia dell’Università Bocconi, ha saputo unire queste sue passioni attraverso la pittura, realizzando una serie di acquerelli (52, misure 30x40) che raffigurano cinema abbandonati in giro per il mondo e che saranno esposti alla Galleria Nuages di Milano, in via del Lauro 10,  dal 6 aprile al 13 maggio, in una mostra dal titolo “Fantasmi urbani – Viaggio nei cinema che non ci sono più”.
“L’acquerello è una tecnica raffinata, utilizzata da sempre per rappresentare la bellezza ma adatta, secondo me, per raffigurare anche soggetti semplici come la facciata di un vecchio cinema abbandonato”, spiega Salvemini.

Soggetti che mantengono un loro fascino decadente, polveroso, e che sono rappresentati dal professore della Bocconi nella loro fase di passaggio, prima cioè di trasformarsi in autorimesse, pizzerie, showroom o più semplicemente rimanere così, chiusi e basta in attesa del tempo che passa. “Molti di questi cinema li ho visti personalmente in giro per l’Italia e non solo, di altri ho acquistato le fotografie. Ci sono anche cinema americani, africani e orientali, perlopiù degli anni dai ’30 ai ‘60”. La serie di acquerelli dedicata ai cinema abbandonati segue idealmente quella, realizzata tra il 2008 e il 2012, che rappresentava i citofoni, piccoli e apparentemente banali strumenti di comunicazione urbana. “In realtà sia i citofoni che le facciate dei vecchi cinema sono soggetti non belli nel senso tradizionale del termine ma proprio per questo ho voluto raffigurarli con una tecnica tanto sofisticata”.

I proventi  derivanti dalla vendita delle opere sosterranno i progetti dell’Associazione Caf che accoglie nelle proprie strutture bambini e ragazzi vittime di abusi e maltrattamenti.
In occasione della mostra uscirà anche il volume Fantasmi urbani, ed. Skira.
 

di Davide Ripamonti

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