Mara e Giulia i volti di italianonprofit
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Mara e Giulia i volti di italianonprofit

UN DATABASE IMMENSO E IN CONTINUO DIVENIRE SUL MONDO DEL NON PROFIT ITALIANO. PER FARE INCONTRARE DONATORI ED ENTI

Un portale su cui trovare tutte, ma proprio tutte, le informazioni sui principali enti, associazioni e professionisti del variegato mondo del non profit italiano. Il sito si chiama italianonprofit e le anime, nonché fondatrici, sono Mara Moioli e Giulia Frangione, rispettivamente 32 e 30 anni, entrambe diplomate al Master in management delle imprese sociali, aziende non profit e cooperative di SDA Bocconi School of Management. «Non nella  stessa edizione però», spiega Mara, «io mi sono diplomata nel 2010, Giulia nel 2013, ma ci siamo incontrate proprio al master quando io sono andata in aula per fare una testimonianza. Ci siamo conosciute ed è nata l’idea, che poi abbiamo sviluppato insieme ad alcuni docenti della SDA».

L’ispirazione sono realtà americane come Charity Navigator e Guidestream Usa, e la domanda da cui Mara e Giulia sono partite è: come declinare in Italia questi modelli? La risposta si è concretizzata nel marzo del 2016, quando italianonprofit è ufficialmente partita. «Si tratta di una piattaforma che è un luogo di incontro tra donatori ed enti non profit», racconta Giulia, «in pratica gli enti si iscrivono gratuitamente e raccontano se stessi,  indicando cosa fanno, chi sono le persone, qual è la governance e alcuni altri dati importanti, come le donazioni ricevute e il numero dei donatori. Anche per gli utenti singoli che vogliano consultare tali informazioni l’accesso è totalmente gratuito». 

Il lato business dell’impresa è costituito dalle analisi del settore che Mara, Giulia e il loro team realizzano «su commissione di fondazioni, istituti bancari, aziende e anche donatori singoli che vogliano dare contributi a qualche ente non profit. È un enorme database di informazioni frutto di un lungo percorso», spiegano, «partito dall’università e sviluppato poi attraverso la collaborazione con gli stessi enti, un lavoro di condivisione continua con il mondo del non profit, che in genere soffre proprio di mancanza di dati».
Attualmente italianonprofit, che ha base a Milano e sedi a Torino e nel parco tecnologico Comonext, impiega quattro persone a tempo pieno e cerca nuovi collaboratori soprattutto sul versante analisi dei dati e della tecnologia. «Siamo in continua crescita», dicono ancora Giulia e Mara, «al momento gli enti registrati sono circa 300 ma in costante aumento e l’obiettivo mille sarà raggiunto prima del previsto».
 

di Davide Ripamonti

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