La vivacita' di Copenaghen
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La vivacita' di Copenaghen

MICHELE SODANO, ALUMNO BOCCONI, RACCONTA DI UNA CITTA' CON UN'ECONOMIA VIVACE, FUCINA DI CREATIVITA' E MUSICA E CHE SI ESPLORA SU DUE RUOTE

La musica è la mia passione e Copenaghen è il luogo ideale per dar forma al mio sogno artistico. La città, infatti, offre moltissimi stimoli dal punto di vista culturale. Accanto ai concerti dei grandi artisti internazionali che, durante i loro tour, passano quasi sempre per Copenaghen, esiste, infatti, una straordinaria scena musicale danese che prende vita nelle innumerevoli piccole location dedite alla sperimentazione. All’innovazione musicale contribuiscono in maniera attiva anche il governo e l’amministrazione municipale, offrendo finanziamenti economici ai palcoscenici minori che si attivano nella promozione di artisti emergenti.

Concerti, performance e festival sono all’ordine del giorno, soprattutto se si frequenta il quartiere hipster di Verterbro che negli ultimi anni, grazie a una politica di riqualificazione, è diventato la meta prediletta per la vita notturna. Qui, c’è il Vega, la sala per concerti che propone una programmazione di oltre 200 eventi all’anno, ma ci sono anche music club, ristoranti, gallerie d’arte. Nei mesi invernali, quando la luce è perlopiù un miraggio e il clima è piuttosto rigido, le serate si animano negli spazi chiusi; d’estate, invece, complice il sole che non tramonta mai prima delle 23, Copenaghen si risveglia: le strade diventano apprezzati luoghi di socialità e i concerti, ancora una volta, sono ovunque e numerosissimi. A dimostrarlo è Distortion, il festival di musica elettronica che quest’anno avrà luogo dal 31 maggio al 4 giugno. E’ un evento totalizzante e unico nel suo genere che catalizza la città, coinvolgendo ogni giorno un quartiere diverso, con una ricchissima programmazione di performance open air.
 

Molto del fermento artistico, in particolare nell’ambito del jazz, è incoraggiato anche dalla condizione di straordinarietà di Christiania, il distretto di Copenaghen che gode di un regime di autoregolamentazione determinato dalla comunità hippie che lo abita dagli anni 70. Tutta la città è una fucina di creatività, alimentata da stimoli continui e da una condizione diffusa di serenità. Le dinamiche lavorative, per esempio, favoriscono il benessere dell’individuo in virtù dell’efficienza; l’orario di lavoro non si protrae mai oltre le 5 del pomeriggio e l’alternanza fra presenza in ufficio e lavoro da casa è piuttosto frequente; il rapporto fra stipendio e costo della vita è ben equilibrato e l’ansia rispetto al futuro è pressoché inesistente. I danesi, infatti, spendono ogni mese quasi la totalità di ciò che guadagnano perché la certezza del domani è qualcosa di tangibile, grazie anche alle politiche sociali ed economiche del paese. La flessibilità del mercato del lavoro è piuttosto marcata ma, allo stesso tempo, il sistema di protezione sociale è generoso.

Questo perfetto equilibrio è ciò che rende vivace l’economia della Danimarca, ma è anche il motivo che spinge i danesi e chi abita a Copenaghen a intraprendere attività imprenditoriali. In un clima di libertà e positività dilagante, il denaro perde la propria centralità nella vita degli individui e il tempo diventa la risorsa più importante, da spendere per il proprio benessere. Ed è forse anche per questo motivo che la bicicletta e l’alimentazione biologica sono diventati protagonisti dello stile di vita locale, così come del mio. Tutti si muovono su due ruote, in ogni condizione climatica, e nei supermercati si trova soprattutto cibo organico, che viene proposto a prezzi democratici.
 
 
Michele Sodano si è laureato ne 2012 in Economia aziendale e management alla Bocconi. L’anno successivo è partito per Copenaghen dove ha frequentato la Copenaghen Business School. Ha lavorato al Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo e poi, grazie anche alle sue abilità di montaggio video acquisite durante l’esperienza a BStudent Tv, che oggi si chiama Bocconi Tv, ha trovato lavoro come account e project manager presso l’agenzia pubblicitaria Wunderman. Trasversale ed eclettico, Michele Sodano è appassionato di musica: alla società per cui lavora si è proposto anche come supervisore musicale.
 

di Michele Sodano

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