Le 18 voci Bocconi che ci hanno raccontato Sanremo 2017

DODICI INVIATI DELLO STUDENT MEDIA CENTER E SEI MEMBRI DELL'ASSOCIAZIONE MUSICALE. ECCO COME HA VISSUTO IL FESTIVAL IL TEAM DI STUDENTI BOCCONI CHE HA PARTECIPATO A QUESTA 67ESIMA EDIZIONE

Anche quest’anno la Bocconi è entrata all’Ariston con il suo folto team di inviati dello Student media center, che hanno seguito in diretta tutte le giornate e intervistato cantanti, personaggi e abitanti della città. “È stata un’esperienza piena di emozioni”, dice Filippo Colombo, inviato di Radio Bocconi insieme a Massimiliano Micali (entrambi studenti Cleacc: Economia e management per arte, cultura e comunicazione) , Luca Stanus (iscritto a Ess: Economic and Social Sciences) e Francesco Oreste (Clmg: Giurisprudenza). Certo non sono mancati i momenti di svago e divertimento: “Una sera, dopo il Festival, abbiamo assistito a uno showcase di un’artista in gara tra i Big e abbiamo concluso la serata discutendo fino a notte fonda con una giornalista di una radio nazionale, che ci ha raccontato cosa significa vivere Sanremo da più di vent'anni, oltre che molte curiosità sugli artisti”, continua.

Ma per gli inviati si è trattato soprattutto di un’esperienza formativa, in cui mettere in gioco le proprie abilità di speaker, confrontandosi spesso con situazioni critiche. “La mattina di giovedì, due di noi hanno preso un treno per andare ad intervistare Al Bano in un’altra cittadina, in quel momento però siamo riusciti a ottenere un appuntamento in un hotel di Sanremo per un'intervista a Lodovica Comello”, racconta Filippo. “Non è stato facile, ma siamo riusciti a far combaciare tutto”.

Anche gli inviati di Bocconi TV hanno corso contro il tempo per non perdere nemmeno un’occasione di raccontare il Festival, “Un episodio simile è successo anche a noi: avevamo chiamato il manager di uno dei giovani in gara e abbiamo dovuto letteralmente correre perché ci ha concesso l’intervista immediatamente, ma in un hotel distante venti minuti a piedi”, ricorda Carolina Nardella, studentessa al primo anno di Management. “Eravamo sempre sull’attenti, abbiamo girato la città in lungo e in largo con la telecamera sempre accesa e il microfono in mano per essere certi non ci sfuggisse neanche un’occasione di intervistare qualcuno”, continua Carolina, che parla anche a nome di tutti i suoi compagni di viaggio: Ida Chiara Guida, Claudia Stecher, Biancalaura Menna, Oscar Frizzi (studenti Cleacc), Giovanna Spiga (Acme: Economics and Management in Arts, Culture, Media and Entertainment), Sara Zarra (MM: Marketing Management) e  Gregorio Nastasi (Cleam: Economia aziendale e management).

Ma a Sanremo la presenza bocconiana non si è limitata ai soli media studenteschi, c’erano alcuni ragazzi di Bocconi students music association, associazione che riunisce tutti gli appassionati di musica. “In sala stampa si respirava un’atmosfera pazzesca, sembrava di guardare il Festival al bar tra amici, tanto che spesso cantavamo in coro i ritornelli delle canzoni”, racconta Giuseppe Allegra, membro dell’associazione che ha condiviso questa avventura con Francesca Pezzi, Elena Pellizzari, Deborah Bollati (tutti e quattro studenti Cleacc), Daniele Rosas e Matteo Valsecchi (entrambi studenti Cleam). “Il bello del Festival è che lo spettacolo non si limita al palco dell’Ariston, è ovunque in città ed entra anche in sala stampa: Clementino per esempio è salito su un tavolo a rappare e recitare e io sono riuscito a fare una domanda a Lodovica Comello, e studiando anche io musical come lei, gliel’ho fatta cantando! Più in generale comunque, ciò che di Sanremo ricorderemo tutti sempre è la bella emozione di vedere così tante persone unite da un unico amore: la musica”.


 

di Benedetta Ciotto