Tutto e' cinema nella citta' degli angeli
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Tutto e' cinema nella citta' degli angeli

MICHELE CASPANI, ALUMNO CLEACC, HA CORONATO IL SUO SOGNO DI LAVORARE A HOLLYWOOD. UNA CITTA'SPETTACOLO CON QUALCHE ANGOLO SORPRENDENTE

Fin da bambino avevo un desiderio: lavorare nel cinema. E oggi quel sogno è diventato realtà, ma prima di arrivare a Los Angeles non sapevo quanto sarebbe stata complessa e, nello stesso tempo, stimolante la città. Los Angeles è il cinema e questo lo si respira ogni giorno, in ogni luogo. La magia del cinema permea le relazioni sociali, gli appuntamenti mondani, il teatro, l’arte e la musica.
Tim Burton e la sua creatività sono spesso argomento di mostre di successo; gli oggetti e gli story board dei film di Guillermo del Toro ispirano interessanti esposizioni; la saga di Harry Potter si presta a straordinarie contaminazioni artistiche: io, per esempio, ho assistito alla proiezione di uno degli episodi della serie, accompagnato dal vivo dalla filarmonica di Los Angeles. Per la maggior parte delle persone, partecipare alle prime dei film o frequentare cineasti è uno status sociale; per chi lavora in quest’industria, invece, è la condizione necessaria per realizzare contatti professionali. Ma Los Angeles è anche molto altro. Nella sua immensità, con un diametro che si estende per 180 chilometri, la metropoli è un insieme di tante piccole città, ognuna con la propria identità. Conoscerla nella sua interezza è impossibile e muoversi a piedi, impensabile.

Tutti si spostano in automobile e, nonostante le autostrade riservino una corsia al car pooling, ognuno utilizza il proprio mezzo perché è piuttosto difficile riuscire a organizzarsi in gruppo, a causa dei ritmi serrati della quotidianità. E solamente imbattendosi in certi quartieri che si scopre la dimensione umana di Los Angeles. Uno su tutti è Larchmont village, a sud di Hollywood, nel Mid-city. Qui, le abitazioni sono villette con il giardino e la strada principale è animata da negozi e ristoranti. Questa è una delle poche zone di Los Angeles in cui ci si può permettere il lusso di una passeggiata, lontano dal caos automobilistico. Se in questo quartiere si respira un’atmosfera quasi europea, Silver Lake ed Echo Park rappresentano, invece, il segno evidente della trasformazione della città. Confinanti fra loro, queste due aree sono state riqualificate attirando hipster e appassionati di design: gli edifici sono stati ristrutturati, gli appartamenti sono diventati bellissimi, le catene, come Starbucks, hanno lasciato spazio a store ricercati e locali in cui consumare cibi e bevande bio. In tali luoghi la frenesia di Los Angeles rallenta e riemerge lo spirito rilassato della California, ma in versione XXI secolo.

Il clima favorevole tutto l’anno è uno stimolo a vivere open air, soprattutto durante il weekend, e il bisogno di riconnettersi con la natura è un antidoto allo stress lavorativo. Così, chi ama la montagna sceglie Big Bear, dove sciare o andare in canoa sul lago; chi è appassionato di gastronomia si reca a Ojai, fra i vigneti e gli uliveti; chi vuole fare l’esperienza dell’oceano lontano dalla confusione di Venice Beach, predilige Laguna Beach; chi vuole godersi il dolce far nulla punta dritto a Palm Spring: un’oasi nel deserto. Chi rimane in città e, come me, ama la musica, invece, frequenta l’Hollywood Bowl o il Greek Theatre. Situati entrambi nella parte nord di Los Angeles, sono due importanti teatri all’aperto che offrono un’eccezionale programmazione musicale. Seduti sui gradinoni dell’anfiteatro, si mangia, si beve e si ascoltano i grandi artisti internazionali, così come si assiste a performance di musica classica che si possono concludere con un inaspettato spettacolo pirotecnico.

Laureato nel 2012 in economia per le arti, la cultura e la comunicazione (cleacc) alla Bocconi, Michele Caspani ha frequentato un master alla University of Southern California per specializzarsi nell’ambito del cinema. Oggi lavora alla Columbia Pictures, la casa di produzione cinematografica di proprietà della Sony, occupandosi come assistente della gestione delle attività organizzative e amministrative di uno dei dipartimenti del gruppo. Fra i progetti a cui a preso parte, c’è la realizzazione del film su Peter coniglio, tratto dal libro di Beatrix Potter, la cui uscita è prevista per il 2018.

(articolo a cura di Allegra Gallizia)
 

di Michele Caspani

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