La flessibilita' paga. Perche' misurare i risultati e non il tempo
LA FLESSIBILITÀ NELLE IMPRESE ITALIANE E INTERNAZIONALI; DAL CASO MICROSOFT ITALIA AL PROGETTO SIEMENS OFFICE. LAVORARE A CASA, IN UFFICIO O AL COWORKING, QUALI SONO LE MIGLIORI SOLUZIONI ORGANIZZATIVE PER UN LAVORO SEMPRE PIÙ PRODUTTIVO? CUOMO E MAPELLI, NEL LORO LIBRO PER EGEA, INDIVIDUANO LE BEST PRACTICE ORGANIZZATIVE |
Simona Cuomo, Adele Mapelli La flessibilità Paga. Perché misurare i risultati e non il tempo Egea 2012, 240 pagg., 30 euro, 20,99 euro in e-pub |
Il vecchio rito aziendale della timbratura impone ancora oggi un confine netto tra vita e lavoro, quando invece nei fatti è sempre più difficile separare la sfera privata dagli altri impegni. E così, mentre il tempo di lavoro sconfina progressivamente nella vita, l’orario di lavoro continua a essere misurato su base settimanale, rigidamente ancorato al luogo fisico dell’ufficio.
Nella società della conoscenza la proposta di forme di flessibilità temporali e spaziali – in grado di garantire al lavoratore la possibilità di organizzarsi e gestire autonomamente il proprio ritmo di vita – costituisce dunque un percorso necessario per rispondere ai nuovi bisogni di chi reclama l’opportunità di basare il rapporto di lavoro non sulla presenza, ma sul risultato.
“Occorre superare un diffuso stile manageriale poco incline alla delega”, scrivono Simona Cuomo e Adele Mapelli in La flessibilità Paga. Perché misurare i risultati e non il tempo (Egea 2012, 240 pagg., 30 euro, 20,99 euro in e-pub), “ molto orientato al controllo e alla possibilità di avere a portata di mano i propri collaboratori per qualsiasi evenienza”.
È necessario vincere lo stereotipo culturale secondo cui il lavoratore flessibile è meno produttivo e performante e diventa immediatamente un cittadino di serie B nel riconoscimento, formale e informale, del sistema premiante, con tutti i limiti che ciò comporta nello sviluppo della carriera.
Sulla base di un’indagine in imprese sia piccole e medie sulle best practice organizzative già in atto nel nostro paese, (dal caso Microsoft Italia alprogetto Simens Office, dal lavoro a casa, in ufficio al coworking, sia multinazionali, Cuomo e Mapelli individuano possibili soluzioni organizzative fondate sulla responsabilità e sul risultato. Soluzioni capaci di introdurre sistemi di valutazione meritocratici della performance individuale.
Simona Cuomo, psicologa, counselor e coach professionale, è Leadership Professor presso SDA Bocconi School of Management, dove è anche coordinatrice dell’Osservatorio sul Diversity Management.
Adele Mapelli, esperta di leadership e comportamento organizzativo, è Professor presso SDA Bocconi School of Management, dove è anche coordinatrice dell’Osservatorio sul Diversity Management.
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di Susanna Della Vedova
