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C'e' fiducia e fiducia

, di Arnstein Aassve - ordinario presso il Dipartimento di scienze sociali e politiche
C'e' quella sociale e quella nelle istituzioni. E se la prima e' piu' stabile agli shock esterni, la seconda e' invece piu' sensibile. Le due possono anche divergere, come durante la pandemia, quando a una sfiducia nelle istituzioni Usa per la gestione dell'emergenza ha corrisposto un aumento della fiducia sociale

La fiducia delle persone cambia durante i periodi di turbolenza? Certamente, con una pandemia, l'aumento del costo della vita e le tensioni geopolitiche, sarebbe ragionevole. Ma quando si esprimono giudizi sulla fiducia in tempi di turbolenza, bisogna tenere presente che la fiducia si presenta in due versioni: la fiducia sociale (detta anche fiducia generalizzata) e la fiducia istituzionale. La prima si riferisce al modo in cui le persone si fidano delle altre persone nella loro società senza necessariamente conoscerle personalmente. La seconda si riferisce alla fiducia che le persone nutrono nei confronti di varie istituzioni, partendo dal presupposto che abbiano avuto una certa esposizione o conoscenza di tali istituzioni. Queste due misure di fiducia si comportano in modo molto diverso. La fiducia sociale varia enormemente da un Paese all'altro, ma è piuttosto stabile nel tempo. Anche la fiducia nelle istituzioni varia da Paese a Paese, ma è molto più volatile nel tempo. Non sorprende che le due misure catturino concetti diversi. La fiducia sociale è un forte indicatore della coesione sociale di una società, mentre la (s)fiducia istituzionale si riferisce al contenuto delle istituzioni (o alla sua mancanza) con cui le persone hanno a che fare. In altre parole, in tempi turbolenti la fiducia istituzionale cambia molto, mentre quella sociale rimane stabile.

Ma la fiducia istituzionale non cambia sempre nella direzione che ci si aspetta. Per esempio, durante il primo blocco della pandemia COVID, la fiducia istituzionale era a un livello record, anche in Italia. Infatti, quando Giuseppe Conte, il primo ministro italiano dell'epoca, ha ordinato una chiusura completa di quasi tutti i servizi pubblici, la fiducia istituzionale è aumentata. Si tratta di un fenomeno ben documentato, noto come sindrome del "Rally-around-the-flag". Di fronte a una crisi o a una guerra, si tende ad aumentare immediatamente il sostegno del governo. Gli esempi sono numerosi. Per esempio, il rating di George W. Bush è salito alle stelle subito dopo gli attacchi dell'11 settembre a New York. Tuttavia, l'effetto è generalmente di breve durata. I dati del Working, Living and COVID-19 (WLC), un'indagine longitudinale a cinque turni condotta da EUROFOUND su tutti i 27 Paesi dell'UE durante la pandemia, dimostrano un aumento universale del sostegno governativo durante il primo blocco, per poi diminuire bruscamente con le ondate successive della pandemia.
Ci sono altri aspetti interessanti della fiducia istituzionale. Ad esempio, non tutte le istituzioni sono uguali. Si potrebbe pensare che la fiducia nel governo sia diversa da quella nel sistema sanitario, per esempio, o da quella nel sistema giudiziario o nel Parlamento europeo, per esempio. Intuitivamente ci si aspetterebbe che la fiducia differisca tra questi tipi di istituzioni. Ma si scopre che la correlazione tra la fiducia in queste istituzioni è estremamente correlata. Cioè, nei periodi in cui la fiducia nel governo è bassa, la fiducia tende ad essere bassa anche negli altri tipi di istituzioni. Questo dato la dice lunga su come i cittadini pensano alle istituzioni: se si ha poca fiducia in un tipo di istituzione, si tende a diffidare anche di tutte le altre.

E la fiducia sociale? Questa misura è molto meno sensibile agli shock esterni, ma anche qui c'è una correlazione con la fiducia istituzionale. In media, dove la fiducia sociale è forte, c'è anche una maggiore fiducia nelle istituzioni. Tuttavia, di fronte a minacce comuni, come la pandemia, la fiducia sociale e quella istituzionale possono di fatto divergere. Un recente sondaggio a tre ondate condotto negli Stati Uniti durante la crisi COVID-19 che ha preceduto le ultime elezioni, mostra che la percezione negativa della gestione della pandemia ha portato a un calo della fiducia istituzionale, seguito da un parallelo aumento della fiducia sociale. Questa caratteristica è stata particolarmente pronunciata tra i sostenitori del governo (cioè i repubblicani) che, di fronte alle sfide del COVID-19, hanno subito una sostanziale erosione della fiducia istituzionale. Allo stesso tempo, gli stessi sostenitori del governo hanno registrato un notevole aumento della fiducia sociale. Poiché i sostenitori del governo hanno attribuito una maggiore responsabilità della crisi al loro leader politico, la fiducia istituzionale è stata soppiantata dalla fiducia sociale. Gli elettori disincantati, sentendosi delusi dalle istituzioni, hanno cercato invece sostegno nella società.