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Mal di nazione. Contro la deriva populista

, di Susanna Della Vedova
I risorgenti nazionalismi in molti paesi europei, nella forma di movimenti e partiti populisti, costituiscono oggi un serio rischio di nuovi conflitti e un grave ostacolo sulla strada della formazione degli Stati Uniti d'Europa. Che fare? Alcune proposte di innovazioni istituzionali e azioni politiche nel nuovo libro di Alberto Martinelli (Ube)
Alberto Martinelli
Mal di nazione. Contro la deriva populista
Università Bocconi Editore 2013, 152 pagg., 16 euro

Nella storia dei paesi europei, il Nazionalismo ha svolto un ruolo fondamentale nel bene e nel male. Da una parte è stato l'ideologia che ha portato alla fondazione dei moderni stati-nazione e alla nascita di forti identità di legami. Dall'altra ha alimentato lo sviluppo di pregiudizi, atteggiamenti aggressivi e guerre.

Nel corso della storia, e specificatamente dopo la seconda guerra mondiale, come emerge dall'affresco di Alberto Martinelli in Mal di nazione. Contro la deriva populista" (Università Bocconi Editore 2013, 152 pagg., 16 euro) , il nazionalismo ha assunto nuove forme, pur rimanendo cruciale l'obiettivo, con la creazione di una comunità europea, di porre fine alle guerre civili che avevano afflitto il continente per secoli.

La stringente analisi e discussione degli studi più importanti sul tema della nazione e sul nazionalismo porta l'autore all'individuazione di un fenomeno centrale nel dibattito contemporaneo: il nazional-populismo.

Partiti e movimenti nazional populisti sono in crescita in diversi Paesi dell'Unione europea e atteggiamenti antieuropeisti si diffondono tra intellettuali e leader politici di diverso orientamento. "Lo stato nazionale è allora la sola istituzione reale a fronte delle utopie sopranazionali" come si legge nella prefazione dello stesso autore.

"Considero" afferma Martinelli, "la rinascita del nazionalismo populista e il diverso, ma di fatto complementare, arretramento critico di questi intellettuali, una seria sfida al progetto, per me irrinunciabile, di costruzione degli stati Uniti d'Europa"

E' chiaro che si tratta di un progetto estremamente complesso e carico di problematiche e contraddizioni, su cui fa leva proprio il nazional-populismo.

Da qui le proposte per sviluppare una identità europea e riformare le istituzioni europee, prendendo peraltro atto delle divergenze tra i paesi dell'Eurozona e gli altri e quindi della necessità di procedere con il metodo delle cooperazioni rafforzate verso un assetto a geometria variabile.

Alberto Martinelli è professore emerito di Scienza politica e Sociologia presso l'Università degli studi di Milano, dove è stato preside della facoltà di Scienze politiche dal 1987 al 1999.
Presidente dell'International Social Science Council. Dal 1998 al 2002 è stato presidente della International Sociological Association. Membro dell'Istituto lombardo Accademia di Scienze e Lettere. Tra i suoi libri recenti L'Occidente allo specchio (2011), La modernizzazione (2010), La democrazia globale (2008).

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