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Medialaws.eu, il diritto comparato dei media ha il suo blog

, di Andrea Celauro
Oreste Pollicino, docente Bocconi, ha fondato un blog multilingue che ospita contributi di accademici, professionisti e studenti. Con un'ottica precisa: quella della comparazione internazionale

L'era digitale, dal punto di vista dei mezzi di comunicazione, è un po' come il simbolo cinese dello yin e dello yang: da un lato c'è il bianco della quasi infinita possibilità di scambiare informazioni, dall'altro il nero della crescita esponenziale delle questioni giuridiche sollevate dall'uso dei nuovi media. Ne sanno qualcosa colossi come Google o Youtube, negli ultimi anni al centro di polemiche furibonde sul sistema di gestione delle informazioni e della tutela della privacy. E se il diritto dell'informazione e l'uso e l'abuso dei nuovi media tengono banco anche in Italia, tanto in Parlamento, quanto nell'universo particellare della rete, il dibattito rischia a volte di essere o troppo politicizzato, o troppo settoriale, o ancora troppo focalizzato sul caso italiano. Ne è convinto Oreste Pollicino, professore associato, avvocato, docente di diritto dell'informazione e della comunicazione in Bocconi e fondatore di Medialaws.eu, un blog tutto dedicato al diritto comparato dei media.

Oreste Pollicino

"Nel nostro paese", spiega Pollicino, "la discussione sul diritto dei media avviene in particolare attraverso le riviste scientifiche oppure, all'estremo opposto, attraverso blog o siti nati spesso con l'obiettivo di essere una cassa di risonanza per le opinioni dell'una o dell'altra parte politica". Nel primo caso, "dati i tempi di pubblicazione delle riviste, è chiaro che questioni sollevate e soluzioni proposte nascono già vecchie. Nel secondo caso, è evidente che ciò non giova a un'analisi tecnica la quale, su temi così delicati e complessi, dovrebbe essere il più possibile imparziale e neutra". Il sito, che da oggi si presenta al mondo della rete ma contiene già una cinquantina di commenti, news e articoli di approfondimento, redatti non solo in italiano ma anche in inglese, spagnolo e francese, nasce dunque con un duplice obiettivo. Innanzitutto, di essere uno spazio per le analisi tecniche dei giuristi (come i docenti Valerio Lubello, Elisa Bertolini e Lillà Montagnani della Bocconi o come i professionisti di alcuni studi legali), degli economisti del settore, come la direttrice del Centro Ask Bocconi, Paola Dubini, ma anche di esperti della rete come Stefano Quintarelli o di professionisti dell'informazione come Lelio Alfonso. In secondo luogo, ed è questo il fil rouge che ne lega tutti i contenuti e rende peculiare questo blog, l'obiettivo di Medialwas.eu è presentare una prospettiva comparata del diritto dei media, elemento che secondo Pollicino manca negli altri portali dedicati a questi temi. A questo fine, il docente e i colleghi hanno coinvolto esperti da altri paesi "in qualità di 'corrispondenti dall'estero' per il blog, i quali, mensilmente, pubblicheranno report sulla situazione del diritto dei media nei loro paesi". Se ne può già avere un assaggio nella sezione dedicata, con pezzi dagli Usa, dal Brasile, dal Regno Unito, dalla Polonia e dalla Spagna, "ma ne arriveranno anche dalla Georgia e dalla Russia", aggiunge Pollicino. Poche regole, ma precise, scandiscono il lavoro: i senior, ovvero gli accademici, i professionisti e i giornalisti più esperti del diritto dei media, pubblicano 'approfondimenti'. I junior, tra i quali tre studenti della Bocconi, si occupano dei 'commenti'. "Tutti però", conclude Oreste Pollicino, "sono tenuti a scrivere almeno un contenuto al mese".