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Ricerca Management

Sda Bocconi, la migliore ricerca viene premiata

, di Fabio Todesco
La Divisione ricerche della school of management ha assegnato i riconoscimenti a Giada Di Stefano, Andrea Dossi, Stefano Gatti, James Hayton, Lorenzo Patelli, Francesco Perrini e Gianmario Verona

Andrea Dossi, Lorenzo Patelli e James Hayton per i migliori management paper, Stefano Gatti, Gianmario Verona, Giada Di Stefano e Francesco Perrini per i casi dell'anno sono i docenti Sda Bocconi premiati, ieri sera, nel corso della Giornata della ricerca della Divisione ricerche della Sda Bocconi diretta da Giuseppe Soda.

In entrambe le categorie sono stati assegnati riconoscimenti a pari merito, due per il best management paper e tre per il caso dell'anno, così che i lavori premiati sono risultati cinque.

James Hayton è stato premiato per l'articolo Culture of family commitment and strategic flexibility: the moderating effect of stewardship, pubblicato dalla rivista Entrepreneurship theory and practice. Grazie a un database di informazioni su 248 imprese familiari, lo studioso inglese di organizzazione della Sda Bocconi, insieme ai coautori Shaker Zahra, Donald Neubaum, Clay Dibrell e Justin Craig, mostra che le imprese familiari sono particolarmente reattive ai cambiamenti del loro ambiente competitivo e che tale flessibilità è positivamente influenzata dal coinvolgimento della famiglia proprietaria nel business e da una cultura stewardship-oriented (la stewardship theory si contrappone all'agency theory e sostiene che l'allineamento tra obiettivi dell'impresa e dei manager sia possibile non solo sulla base di incentivi e controlli, ma anche attraverso l'empowerment dei manager, che sarebbero guidati non esclusivamente da obiettivi di massimizzazione del reddito).

Andrea Dossi, con il coautore Lorenzo Patelli, si è visto pubblicare il paper The decision-influencing use of performance measurement systems in relationships between headquarters and subsidiaries dalla rivista Management accounting research. Analizzando un centinaio di imprese multinazionali, il lavoro analizza l'influenza dei sistemi di controllo della performance progettati dalla sede centrale sul processo decisionale delle sussidiarie. I ricercatori scoprono che spesso le sussidiarie sviluppano sistemi alternativi e che tale comportamento è causa di conflitto con la casa madre. Il sistema di misura progettato dalla sede centrale risulta tanto più efficace nell'influenzare le decisioni della sussidiaria quanto più questa ha partecipato alla sua progettazione, la casa madre possiede una cultura che tollera l'incertezza, la sussidiaria è grande e sente una forte pressione globale nel proprio ambiente competitivo.

Il caso scritto da Stefano Gatti con Veronica Bonetti, Quezon Power Ltd Co project finance. The impact of risk management on the cost of funding affronta il problema dell'analisi del rischio in un'operazione finanziaria complessa come quella che ha portato, nel 1994, a realizzare il primo caso di project finance per un impianto di generazione di energia nelle Filippine. Tra i temi che il caso aiuta a discutere, c'è quello del rischio controparte.

Giada Di Stefano e Gianmario Verona, nel caso Protecting innovation in low-Ipr regimes: The case of fine fashion, descrivono l'instabile equilibrio in cui si muove l'industria della moda, che è sempre riuscita a caratterizzarsi per un alto tasso di innovazione, nonostante la scarsa protezione formale della proprietà intellettuale. Tale equilibrio è continuamente messo a repentaglio da nuove dinamiche competitive, l'ultima delle quali è la prepotente affermazione degli outlet di prodotti di marca, che aggiungono confusione al quadro mettendo in circolazione, fuori stagione, prodotti non contraffatti.

Francesco Perrini e Angelo Russo sono gli autori di Illycaffè: Value Creation through Responsible Supplier Relationships, il terzo caso premiato.