Contatti
Università

Dal Master all’impegno sul campo. La storia dei ragazzi di Oltre

, di Davide Ripamonti
In Tanzania, a Isimani, hanno fondato un centro culturale con biblioteca e sala computer dove i giovani del posto studiano per costruirsi un futuro migliore

Trovarsi ad un master dopo aver svolto i più diversi percorsi formativi, parlare di cooperazione e paesi in via di sviluppo e di lì a qualche anno fondare un'associazione che ha uno scopo preciso: "Fornire cibo per le menti". Detto così, può sembrare uno slogan, in realtà è la missione che i componenti dell'associazione Oltre-Food for brains si sono dati per distinguersi dalle molte associazioni di volontariato che operano nei paesi in via di sviluppo, in Africa in particolare, e che concentrano i loro sforzi sui bisogni più "urgenti", come quelli alimentari e sanitari. "Fornire cibo per le menti", spiega Giuliana Baldassarre, docente del Master in management delle imprese sociali, aziende non profit e cooperative della Sda Bocconi, tra le fondatrici dell'Associazione,"significa investire sulla cultura, intesa nel senso più vasto del termine, vuol dire in un certo senso fornire i mezzi per costruire il proprio futuro".

La spinta decisiva è arrivata dopo un viaggio di uno studente del Master, Calogero Guiotta, attuale presidente dell'Associazione, nella regione di Isimani, nella Tanzania centro-meridionale, esperienza poi trasmessa e discussa con i colleghi di corso. Poi, dopo un 'sopralluogo' di gruppo nell'estate del 2005, a gennaio 2006 il passo ufficiale con la costituzione sotto forma di Associazione di cooperazione allo sviluppo, interamente composta da ex studenti del Master. "Il fiore all'occhiello della nostra associazione è l'Isimani Culture Center, centro di studio e aggregazione realizzato con la collaborazione dei missionari della missione di Isimani e dotato di biblioteca, sala computer dove si tengono corsi di informatica e spazi dove organizzare corsi di lingue e di musica affidati a insegnanti locali", dice Baldassarre. L'impegno, per i componenti del gruppo, è quello di reperire i fondi e poi, una volta sul posto ("facciamo tre viaggi l'anno, alternandoci", aggiunge Giuliana Baldassarre), rilevare i vari bisogni del territorio e intervenire con progetti mirati. "L'attività è molto cresciuta negli ultimi tempi, suscitando notevole interesse presso le popolazioni locali, tanto che nell'agosto scorso, grazie al nostro aiuto, sono state aperte 15 nuove biblioteche nelle scuole del territorio. Dobbiamo tener presente che pochi ragazzi in questa zona hanno la possibilità di proseguire gli studi oltre la scuola dell'obbligo", continua la docente della Bocconi, "oppure di studiare informatica. Interveniamo quindi con borse di studio rivolte a quei ragazzi che manifestano il desiderio di continuare a studiare aiutando le famiglie a sostenere le spese". Le difficoltà ci sono, ma l'unità d'intenti permette di superarle: "Per noi sarebbe più facile intervenire con insegnanti stranieri, ma una cosa che riteniamo fondamentale è valorizzare le risorse del territorio, quindi preparare e istruire insegnanti locali".

Il passo ulteriore, adesso, è quello di ottenere maggiore visibilità e risorse, poi, spiega Giuliana, "nel 2009 presenteremo la documentazione per ottenere la qualifica di Organizzazione non governativa. Ci vorrà tempo, ma sarà un passo importante".