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Dimmi che prof sei e ti diro' in che corso di laurea insegni

, di Benedetta Ciotto
Una telecamera, un questionario di 32 domande e 22 docenti, uno per ogni corso di laurea Bocconi. E #DoTellBocconi, l'iniziativa per raccontare l'offerta formativa attraverso le curiosita', gli ideali e le abitudini dei professori

Prendi un docente, mettilo davanti a una telecamera e sottoponilo a una raffica di 32 domande. Quale modo migliore per comprendere la vera essenza di un corso di laurea? È lo scopo dei 22 video #DoTellBocconi, in cui 22 docenti (uno per ogni corso di laurea offerto dall'Università Bocconi) si svelano rispondendo a un questionario fatto di 32 domande che spaziano dalle curiosità di carattere personale a informazioni più inerenti ai rispettivi corsi di laurea, ma pur sempre poste in chiave originale e scanzonata.

Si scopre così che Fulvio Ortu (Finance) da piccolo sognava di diventare un marine. Che Donato Masciandaro (Economia e finanza) non sopporta ricevere bottiglie di vino perché è astemio, mentre il regalo più inutile ricevuto da Damiano Canale (Giurisprudenza) è stata un'enciclopedia che non ha mai aperto. Che Massimo Magni paragona il corso di laurea in International management al film "Ritorno al Futuro" perché "ci sono avventura e scienza ed è anche divertente", mentre per Carlo Altomonte la laurea in Economics and management of government and international organizations è come una lasagna, "strati e strati di competenze che insieme creano un piatto bilanciato di conoscenza". Che Chiara Fumagalli (International economics and finance) sotto la doccia canta "Heroes" di David Bowie, mentre Nicoletta Corrocher (Economics and management of innovation and technology) intona le note "Bohemian Rhapsody" dei Queen...e non si vergogna di farlo nemmeno davanti alla telecamera!

E ancora, che Maristella Botticini (Economic and social sciences) è una ballerina scatenata. Che l'esame che più ha messo in difficoltà Ariela Caglio (International economics and management) da studentessa è stato quello di matematica, mentre quello più temuto da Vincenzo Galasso (International politics and government) e da Paola Dubini (Economics and management for art, culture and communication) è stato Diritto privato. Che Paola Galbiati (Economia e legislazione per l'impresa) non potrebbe mai vivere senza il suo cane, mentre Silvia Bagdadli (Management) dice che non potrebbe vivere senza sognare. Che Cesare Conti (Accounting, financial management and control) l'erasmus lo avrebbe fatto a Sidney mentre Paola Profeta (Politics and policy analisys) avrebbe scelto Barcellona. Che per Giulia Cappellaro il motto più adatto al corso di laurea in Economics and management in arts, culture, media and entertainment è: "La creatività è la punta di un iceberg fatto di passione, dedizione e impegno quotidiano". Che Zachary Estes (Marketing management), se fosse il protagonista di una storia, sarebbe Peter Pan. Riccardo Zecchina (Data science and business analytics) invece si sente un po' più Walter White. Che per Marco Tortoriello (Economia aziendale e management) la qualità migliore per uno studente è "essere capace di cambiare idea quando gli fai vedere le cose in modo diverso" e che Eliana La Ferrara (Economic and social sciences) non sopporta quando gli studenti scrivono messaggi al cellulare durante la lezione.

Che la mania di Andrea Colli (World bachelor in business) è visitare compulsivamente il sito Svizzero delle previsioni del tempo, mentre quella di Antonio Lijoi (Economics, management and computer science) è di pesare sempre la porzione di spaghetti: "Mai sopra gli 80 grammi!". Questo però non potete scoprirlo guardando il video, dove sono incluse solo alcune delle risposte, ma leggendo tutte quelle date da ogni docente nella sezione Persone di Via Sarfatti 25.

#DoTellBocconi

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