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Big data, piccola paura

, di Andrea Celauro
Se a gestirli sono data scientist preparati e in grado di interpretarli, la raccolta dei nostri dati puo' essere la base per costruire il futuro. Se ne parla nella storia di copertina del numero di dicembre di viaSarfatti25

Big data sì o big data no? Sono il male assoluto, la distruzione definitiva della nostra privacy? Bisogna temerli oppure saranno la base sulla quale potremo costruire il nostro futuro imparando a gestirli e interpretarli? A discuterne, sulla storia di copertina del numero di dicembre di viaSarfatti25, è Emanuele Borgonovo (direttore del Bemacs, il Bachelor in economics, management and computer science) nella storia di copertina del nuovo numero di viaSarfatti25. All'intervento di Borgonovo si affiancano le interviste al Country manager di Twitter Italia, Salvatore Ippolito, e al professor del Mit Alex Pentland, autore di Fisica sociale per l'editrice Egea, e sei video che raccontano aspetti diversi del mondo dei big data con David Nahamoo (Ibm) e Arnstein Aassve, Valentina Bosetti, Luca Molteni, Federico Rossi, Daniele Tonini e Renata Trinca Colonel.

Su viaSarfatti25 di dicembre si parla poi di energie rinnovabili nei paesi in via di sviluppo, e del solare in particolare (Arturo Lorenzoni), del perché non dovremmo respingere i migranti che arrivano in Italia (Vincenzo Galasso) e della governance delle banche (Alessandro Carretta e Paola Schwizer). Inoltre si discute della fine dei contratti a progetto in Italia guardando a come il Job Act ha modificato la situazione (Maurizio Del Conte) e alle questioni contrattuali che originano dalle nuove forme di lavoro in rete attraverso il crowdworking (Antonio Aloisi e Valerio De Stefano). Infine, la leadership, analizzando tanto l'esempio nostrano della gestione dell'Expo (Francesca Barbieri, Giorgia Girosante e Giovanni Valotti), quanto l'essenza stessa dell'essere alla guida attraverso l'editoriale del dean del MISB Bocconi Himanshu Rai.