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Cinquecento, giovani e agguerriti: l'identikit degli alumni Bocconi in Cina

, di Andrea Celauro
Quasi l'80% dei bocconiani di base nel paese ha meno di 40 anni, ma piu' di 200 di loro hanno raggiunto posizioni da manager o top manager. Dieci storie raccontano chi sono e cosa fanno

Si sono dati appuntamento il 10 e l'11 marzo a Shanghai per la quarta Global Conference della Bocconi Alumni Association. Sono gli oltre 500 alumni dell'Università Bocconi che vivono e lavorano in Cina, una compagine giovane – il 36% ha tra i 20 e i 30 anni e il 42% tra i 30 e i 40 – e a prevalenza maschile (il 58%), però piuttosto eterogenea dal punto di vista delle provenienze. Gli italiani sono il 56%, ma sono numerosi gli alumni originari della Cina continentale e di Hong Kong (il 35% del totale) o di altri paesi (il 9%).

Nonostante la giovane età media, quasi metà degli alumni Bocconi (216) hanno raggiunto posizioni di livello manageriale o superiore e, di questi, 89 ricoprono cariche di top management (presidenti, ceo, managing director, segretari generali). Tra i top manager, l'84% sono italiani e il 16% cinesi (mentre tra le posizioni manageriali gli italiani sono il 66% e i cinesi il 34%).

A rappresentare gli alumni dell'Università Bocconi sul territorio cinese vi sono tre gruppi ufficiali (chapter) della Bocconi Alumni Association: a Shanghai a guidare il team è Mirko Bordiga, general manager China di Maserati, mentre a Beijing è chapter leader Sarah Orlando, general manager di Rizzoli China. La guida e l'organizzazione del gruppo di Hong Kong è invece affidata a Stefano Passarello, fondatore della società di consulenza P&P Limited.

Cinquecento volti e cinquecento storie diverse: viaSarfatti25 ne ha raccolte 10 per raccontare, attraverso le stesse parole dei protagonisti, l'esperienza di vivere e lavorare in Cina. Leggi qui di seguito le dieci storie.

Lorenzo Barbieri
Paolo Bazzoni
Lorenzo Bencivelli
Susanna Bidone
Sara Falzolgher
Pier Giraudi
Mattia Marino
Stefano Ritella
Sara Vettori
Marco Vinciguerra