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Attivismo degli hedge fund: premiata la ricerca di Wagner

, di Benedetta Ciotto
Hannes F. Wagner (Dipartimento di finanza) e tre coautori hanno vinto l'AAMCAMRI Prize in Asset Management con un paper che studia i risultati dell'attivismo degli hedge fund

"Questo paper, per quanto a nostra conoscenza, è il primo a fornire prove basate sull'analisi di un vasto campione di dati, circa le performance dello shareholder activism": con questa frase si apre la conclusione del paper che si è aggiudicato l'Asia Asset Management CAMRI Prize in Asset Management (AAM-CAMRI), tra gli oltre 50 contributi presentati. Hannes Wagner, professore associato di finanza all'Università Bocconi, e tre coautori, Marco Becht, Julian Franks e Jeremy Grant, hanno realizzato questo studio, intitolato The Returns to Hedge Fund Activism: An International Study.

Il premio è organizzato e promosso dall'Asia Asset Management (AAM) in collaborazione con il NUS Business School's Centre for Asset Management Research and Investments (CAMRI). Per questa edizione il premio è stato consegnato ai vincitori in due location, Singapore e Hong Kong, dove gli autori hanno potuto presentare il proprio lavoro a un pubblico di accademici ed esperti del settore.

"Oltre agli Stati Uniti dove è ben radicato, l'attivismo degli hedge fund è un fenomeno diffuso anche in Italia, Lussemburgo, Germania e Svizzera", riferisce Wagner. Ciò significa che l'attivismo degli azionisti si sta estendendo anche al di fuori del mercato di origine, gli Stati Uniti, per diventare un fenomeno globale, ragione per cui è importante studiarlo. Gli attivisti adattano le proprie strategie alle condizioni e alle leggi dei diversi contesti, generando così migliori prestazioni quasi ovunque. Il business model dell'attivismo degli azionisti dipende strettamente dalla misura in cui gli hedge fund ottengono cambiamenti tangibili nelle aziende. "Gli attivisti ottengono migliori risultati solo nei casi in cui riescono a raggiungere i loro obiettivi, come influenzare direttamente le politiche e prassi della società, rimuovere il consiglio di amministrazione e spingere la società a vendersi al miglior offerente", continua Wagner. "Chiaramente chi non raggiunge questo tipo di risultati non ottiene alcun profitto".