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2010/2011: Bocconi universita' delle regole

INAUGURATO L'ANNO ACCADEMICO CON KISHORE MAHBUBANI, DEAN DELLA LEE KUAN YEW SCHOOL OF PUBLIC POLICY. IN VIGORE L'HONOR CODE PER STUDENTI E DOCENTI. SI RAFFORZANO POLITICA DEL MERITO, RICERCA E DIDATTICA SULLA LEGALITA'

Regole. Per educare i giovani alla cultura della legalità e per stimolare lo sviluppo economico. È stato quello delle regole, questa mattina, il tema centrale dell’inaugurazione dell’anno accademico 2010-2011 all’Università Bocconi.

Alla presenza di Luigi Guatrie Bruno Pavesi, rispettivamente vicepresidentee consigliere delegato della Bocconi, le regole dell’Unione europea, alla quale gli stati membri hanno deciso di cedere una parte della propria sovranità, sono state una delle caratteristiche su cui si è soffermato Kishore Mahbubani, dean della Lee Kuan Yew School of Public Policy di Singapore, nella sua prolusione Can Europe inspire Asia?, mentre il presidente della Bocconi, Mario Monti, ha sottolineato “quanta necessità ci sarebbe, in Italia, di compattarsi intorno all’obiettivo di creare una moderna economia di mercato, con poteri pubblici forti e imparziali, capaci di stabilire e far rispettare le regole del gioco”.

Dopo aver chiarito che la ricerca economica mostra che “la tutela dei diritti di proprietà, l’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, la protezione dall’abuso da parte dei governi spiegano la differenza tra i paesi ricchi e quelli poveri più di qualunque altra variabile economica, sociale o geografica”, il rettore dell’Università, Guido Tabellini, ha illustrato le iniziative della Bocconi finalizzate all’accumulazione di capitale sociale per la comunità italiana.

Capitale sociale si declina, prima di tutto, come riconoscimento del merito e valorizzazione delle capacità individuali. I programmi di selezione “Scopri il tuo talento” e “Talent scout” consentono di avvicinare alla Bocconi già dal quarto anno i migliori studenti delle superiori e assicurano, oggi, il 17% delle immatricolazioni, contribuendo all’innalzamento della qualità degli immatricolati: oggi il 48% ha una media uguale o superiore all’8 e il 95% superiore al 7; nel 2006-2007 le percentuali erano del 39% e 82%. L’affinamento dei test all’ingresso, che si dimostrano sempre più capaci di predire la carriera accademica degli ammessi, consentirà dal prossimo anno di aumentare ulteriormente il peso del test di ammissione.

Costi e logistica non devono ostacolare gli studenti più promettenti e motivati: la Bocconi, nel 2009, ha investito 22 milioni di euro in borse di studio, agevolazioni, esoneri e servizi, mentre l’apertura di un nuovo residence universitario ha portato il totale dei posti letto per gli studenti a 1.491.

La politica del merito coinvolge anche i docenti e i dipartimenti. Mentre si sta elaborando un nuovo modello retributivo che sposti l’attenzione dall’anzianità al merito, ai premi di eccellenza per la ricerca, in vigore da otto anni, sono stati affiancati quelli per la didattica e ora la componente variabile legata al merito può pesare fino al 30% della retribuzione. I dipartimenti (uno dei quali, quello di marketing, è stato inaugurato quest’anno) hanno individuato alcuni benchmark con università americane ed europee, rispetto ai quali monitorare nel tempo la propria evoluzione, in particolare per quanto riguarda l’attività di ricerca.

Regole, legalità e capitale sociale permeano anche la ricerca e la didattica in tutti i settori disciplinari coperti dalla Bocconi, con temi che vanno dal contrasto all’illegalità finanziaria fino alla reputazione aziendale.

Il 2010 ha visto l’introduzione di un Honor Code, un Codice di comportamento dei docenti e degli studenti che si pone l’obiettivo di trasmettere e rinforzare i valori di lealtà e correttezza essenziali nello svolgimento delle attività di studio, di ricerca e professionali all’interno dell’intera comunità bocconiana. L’emanazione del codice, che prevede anche l’istituzione del Garante degli studenti, ruolo che per il prossimo triennio sarà ricoperto dal professor Piergaetano Marchetti, segue un lavoro di elaborazione ed esplicitazione dei valori di riferimento dell’università: indipendenza, etica, trasparenza, libertà di espressione, equità, solidarietà, valorizzazione delle diversità, attenzione al merito e allo sviluppo delle capacità individuali, professionalità, tensione alla qualità, responsabilità sociale.

La condivisione dei valori e la formazione di uno spirito di comunità sono un’esigenza fortissima in un ambiente internazionale e multietnico come quello della Bocconi. Gli studenti stranieri hanno superato quota 1.400 e la soglia del 10% degli iscritti, e a questi vanno aggiunti i 1.300 che studiano qui, in scambio, per almeno un semestre. È straniero anchel’8% del corpo docente. Il tema delle pari opportunità è, dunque, un punto di riferimento costante, tanto che quest’anno è stato costituito un Comitato pari opportunità, composto da docenti dell’università, con il compito di promuovere e sostenere iniziative e attività di ricerca sulle pari opportunità nell’ambito della faculty Bocconi.

LA CARTELLA STAMPA:

Tabellini: Sviluppo economico e cultura

La relazione del rettore, Guido Tabellini

La prolusione di Kishore Mahbubani (sintesi)

La trascrizione dell'intervento di Mahbubani (in inglese)

La Bocconi in numeri:

Alumni
Corsi
Didattica e ricerca
Internazionalizzazione
Laureati
SDA
Studenti
 



di Fabio Todesco

Foto Bocconi in proiezione asiatica

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