La collaborazione aumenta, anche da parte dei governi
PERSONE |

La collaborazione aumenta, anche da parte dei governi

GLI ESECUTIVI COMINCIANO A MOSTRARE PIU' FLESSIBILITA' E MENO BUROCRATIZZAZIONE E SI APRONO AL LAVORO CONGIUNTO CON LE ONG SUI PROGETTI

La cooperazione internazionale vive un momento di trasformazione in cui gli ambienti di lavoro diventano meno verticali, meno dirigistici, più aperti alla collaborazione e più agili nei processi, soprattutto dopo che la pandemia ha aumentato la necessità di alcuni interventi. Anche le nuove tecnologie dispiegano i loro effetti, per esempio facilitando il contributo di differenti soggetti alla creazione di un progetto. Secondo Noemi Dalmonte, Deputy Representative at United Nations Population Fund (UNFPA), Camerun, l’agenzia dell’Onu specializzata in diritti sessuali e riproduttivi, i cambiamenti in atto coinvolgono tutti i principali attori della cooperazione. Succede all’interno delle Nazioni Unite come tra le ong, grazie a una crescente partecipazione di queste ultime nella pianificazione dal basso. Inoltre, “molti governi nazionali mostrano più flessibilità e meno burocratizzazione. Accolgono le richieste di maggior trasparenza e le domande di contribuire proporzionalmente ai progetti”, afferma l’alumna SDA Bocconi con un Executive Master in Management of International Organizations (EMMIO).
Tra gli strumenti sempre più utilizzati ci sono gli studi economici che confermano quanto i governi possono risparmiare investendo contro matrimoni forzati, gravidanze precoci o mortalità materna. Ambito, quest’ultimo, in cui il Camerun è sceso a quota 4.600 donne morte per parto, l’anno, dalle 7.820 del 2011. “Prima durante e dopo il parto, molte donne vengono assistite ora in strutture sanitarie da personale qualificato”, chiosa Dalmonte. “Considerando tutti i vari centri di sostegno, possono seguire poi corsi di educazione sessuale, ricevere baby box per la cura del neonato e seguire momenti di formazione”. 

di Camillo Papini

Ultimi articoli Persone

Vai all'archivio
  • Questa non e' una societa' per giovani, donne e stranieri

    Le vulnerabilita' aumentano la' dove si incontrano questi tre fattori di svantaggio, spiega Roberto Barbieri, alumnus e d.g. di Oxfam Italia. E in un'Italia che non mostra segnali di inversione di tendenza, i problemi sociali diverranno piu' profondi

  • Le due vie dell'Egitto per i beni di largo consumo

    Esportazioni agricole da un lato e potenziamento della produzione locale dall'altro: queste le opportunita' che individua Moustafa Hassanein, alumnus e deputy GM di Maggie Metal Corporation, nel mercato di un paese demograficamente in continua crescita

  • Tre citta', tre case per gli alumni Bocconi

    I bocconiani che lavorano nelle istituzioni europee a Bruxelles, Francoforte e Lussemburgo hanno un punto di riferimento anche nei chapter locali della Bocconi Alumni Community. La parola ai tre leader

Sfoglia la nostra rivista in formato digitale.

Sfoglia tutti i numeri di via Sarfatti 25

SFOGLIA LA RIVISTA

Eventi

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30