Cosi' da Pechino aiuto le imprese cinesi ad acquisire competenze
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Cosi' da Pechino aiuto le imprese cinesi ad acquisire competenze

L'ESPERIENZA DA CONSULENTE DI EMANUELE FRANCIA, ALUMNUS BOCCONI

La crescita degli investimenti all’estero delle imprese cinesi non si ferma: cosa cercano e come si muovono? Ci spiega tutto Emanuele C. Francia, una laurea in Bocconi in Economia aziendale e un Mba in SDA Bocconi, che dal 2009 lavora a Pechino presso Allpku Management Consulting Group, una delle principali società cinesi di consulenza, dove segue le aziende cinesi che si apprestano ad espandersi all’estero. Francia svolge anche ricerca sulla corporate governance alla Tsinghua University ed è docente presso Cau- Icb China Agricultural University a Pechino.
 
Secondo Baker Mckenzie gli investimenti cinesi negli Usa e Europa nel 2016 hanno raggiunto la cifra record di 94 miliardi di dollari. Com’è cambiato l’approccio delle imprese cinesi?
Più che strategico, c’è stato un cambiamento negli obiettivi e nell’approccio organizzativo. Soprattutto da parte delle Soe, State-owned enterprises, ovvero la maggioranza delle grandi imprese cinesi, sottoposte a un processo di riforma per renderle più efficienti e portarle a guardare anche oltre i confini.
 
Qual è la strategia delle imprese cinesi quando guardano all’estero?
Si muovono con un approccio sistemico, in sintonia con governo e istituzioni. Poi, quando acquisiscono, prediligono un controllo maggioritario e armonico, non invasivo. L’ingresso di un’impresa cinese spesso desta la preoccupazione che si voglia spogliare la natura e il brand dell’azienda acquisita ma le imprese cinesi vogliono fare leva e tesoro sulle eccellenze di chi acquisiscono. Come nel 2008 quando Cifa, impresa italiana di macchinari, fu acquisita da Zoomlion, gruppo statale, ma con partecipazione di private equity, la prima e più importante acquisizione da parte di gruppi cinesi in Europa. Questa acquisizione è diventata un’Harvard Business Case sulla creazione di valore. La stessa Chemchina, socio di maggioranza di Pirelli dal 2015, nel 2011 acquistò un’importante impresa israeliana del settore agrochimico, Mai, esaltandone successivamente il valore e rendendola capogruppo di un ombrello di imprese cinesi, ottimizzando l’organizzazione con le best practice israeliane.
 
E che cosa cercano?
Quando un’impresa cinese compra all’estero, persegue sinergie comuni a molti M&A, fra cui il cross-leverage di tecnologia, l’opportunità di introdurre un prodotto premium nel mercato cinese e di diffondere prodotti realizzati in Cina nei mercati presidiati dall’impresa target. Non vi è dunque un impoverimento produttivo o perdita di competenza e posti di lavoro. L’impresa acquisita mantiene il controllo dell’alta gamma, spesso anche ampliando la capacita produttiva. L’impresa cinese vuole in primis acquisire competenze e conoscenze, dal marketing alla forza del brand, vuole imparare dalle best practice estere in termini di organizzazione e corporate governance. Infine, punta a sviluppare partnership e cooperazioni internazionali. Per le Soe, le M&A rappresentano una chance per comprendere come operano i benchmark mondiali del settore.
 
Quali settori e quali aree geografiche interessano maggiormente?
Le imprese cinesi guardano un po’ a tutti i settori, dall’automotive all’high-tech ai servizi finanziari, ma sicuramente la nuova frontiera è il Green Tech. Gli Usa e l’Europa rimangono gli obiettivi principali per questo tipo di operazioni, ma le impresi cinesi guardano ovunque: a cominciare da Israele e dall’Est Europa. Si è parlato molto dei tentativi del governo cinese di tenere sotto controllo gli investimenti all’estero. Sicuramente le imprese cinesi sono ora soggette a maggiori vincoli e a normative più stringenti, d’altronde il sistema cinese è il socialismo di mercato e anche le attività internazionali sono viste in senso coordinato. Ma le attività oltreconfine non si arresteranno, anzi.

Per approfondire
China Inc: l’Impero Celeste ha cambiato strada. Di Andrea Colli
L’impresa digitale cinese. Di Elisabetta Marafioti
La strategia del pallone. Di Dino Ruta
Ecco perché il dialogo italo-cinese è un’opportunità per tutti. Intervista a Marco Tronchetti Provera
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Quattro phd cinesi in Bocconi: cosa vi può dare il nostro paese
 

di Allegra Gallizia

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