Veronica Guerrieri, l'economia al servizio delle policy
PERSONE |

Veronica Guerrieri, l'economia al servizio delle policy

PREMIATA COME MIGLIORE ECONOMISTA UNDER 40, VERONICA INSEGNA MACROECONOMIA ALLA BOOTH SCHOOL OF BUSINESS DI CHICAGO

Quando quindici anni fa Veronica Guerrieri intraprendeva il percorso di ricerca stimolata dai suoi relatori in Bocconi Francesco Giavazzi e Laura Bottazzi non poteva immaginare che un giorno sarebbe stata insignita della Medaglia Carlo Alberto che premia ogni due anni il migliore economista under 40 e del Bernácer Prize assegnato annualmente al miglior macroeconomista europeo sotto i 40 anni. Uno dei suoi ultimi studi è stato citato dal Fondo Monetario Internazionale. Scritto con Guido Lorenzoni, il paper “Credit Crises, Precautionary Savings, and the Liquidity Trap” in via di pubblicazione sul Quarterly Journal of Ecomomics studia gli effetti macroeconomici della contrazione creditizia negli Stati Uniti.

“La contrazione ha prodotto una grande riduzione della domanda di beni da parte delle famiglie, contribuendo alla recessione e alla riduzione dei tassi di interesse che hanno portato alla liquidity trap. Lo studio fa parte di un filone di ricerca che ha contribuito a far sì che si prestasse maggiore attenzione allo stato dei bilanci delle famiglie e ha alimentato il dibattito che ha portato a scelte di politiche monetarie non convenzionali come il Quantitative Easing”. Laureata in Bocconi con un PhD in Economics al MIT, Guerrieri insegna a studenti MBA e PhD alla Booth School of Business di Chicago. È convinta che l’obiettivo della ricerca economica sia fornire spunti di riflessione per il dibattito e indicazioni sulle politiche da implementare.

“Sapere che le scelte di politica economica possono avere un impatto sul benessere dei cittadini, sulla prosperità di un Paese, sulla riduzione della disuguaglianza è di grande motivazione. Le continue trasformazioni della società rappresentano una sfida per gli economisti e spingono la ricerca in direzioni sempre nuove. È fondamentale mantenere aperto il dialogo fra ricerca accademica e dibattito economico-politico. Negli Stati Uniti c’è uno scambio proficuo fra i due mondi. Sarebbe utile renderlo più attivo anche in Italia”.
 

di Claudio Todesco

Ultimi articoli Persone

Vai all'archivio
  • Questa non e' una societa' per giovani, donne e stranieri

    Le vulnerabilita' aumentano la' dove si incontrano questi tre fattori di svantaggio, spiega Roberto Barbieri, alumnus e d.g. di Oxfam Italia. E in un'Italia che non mostra segnali di inversione di tendenza, i problemi sociali diverranno piu' profondi

  • Le due vie dell'Egitto per i beni di largo consumo

    Esportazioni agricole da un lato e potenziamento della produzione locale dall'altro: queste le opportunita' che individua Moustafa Hassanein, alumnus e deputy GM di Maggie Metal Corporation, nel mercato di un paese demograficamente in continua crescita

  • Tre citta', tre case per gli alumni Bocconi

    I bocconiani che lavorano nelle istituzioni europee a Bruxelles, Francoforte e Lussemburgo hanno un punto di riferimento anche nei chapter locali della Bocconi Alumni Community. La parola ai tre leader

Sfoglia la nostra rivista in formato digitale.

Sfoglia tutti i numeri di via Sarfatti 25

SFOGLIA LA RIVISTA

Eventi

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30