Il digitale c'e'. E si vede

INNOVAZIONE GESTIONALE, CLOUD E MOBILE: LE IMPRESE ITALIANE CAMBIANO PELLE. E LO FANNO VELOCEMENTE

di Paolo Pasini e Angela Perego, rispettivamente coordinatore scientifico dell'Observatory on Business Intelligent di SDA Bocconi e SDA Bocconi professor di sistemi informativi

L’analisi di come le pmi italiane stiano affrontando la digital transformation fa emergere una prospettiva tattica piuttosto pragmatica. Uno studio su 300 imprese condotto da SDA Bocconi in collaborazione con Teamsystem evidenzia come per queste aziende il fenomeno parta dall’innovazione dei sistemi amministrativo-gestionali, dal loro ampliamento funzionale e dall’integrazione con i processi aziendali più fortemente interessati dalle nuove tecnologie digitali (come l’e-commerce, la collaborazione sociale interna, l’automazione di fabbrica, i canali digitali di interazione col mercato), e cioè dai componenti fondamentali che rendono concreta e di successo la digital transformation.
L’innovazione delle soluzioni gestionali si sta quindi sviluppando lungo tre direttrici, le prime due dipendenti più dall’evoluzione dell’offerta sul mercato It, e l’ultima più dalla sensibilità manageriale delle pmi a cui spetta la decisione di quando dare inizio alla digital trasformation e secondo quale road map.

La prima è rappresentata da sofisticazione, ampiezza e integrazione delle funzionalità applicative, che ne amplificano la cosiddetta copertura funzionale dei processi operativi e decisionali delle imprese (per esempio verso l’e-commerce, in cui il 28% delle pmi investirà nei prossimi 3 anni, o verso la business intelligence più o meno sofisticata, in cui il 38% delle imprese investirà nei prossimi 3 anni).

La seconda è l’innovazione delle soluzioni gestionali verso le tecnologie digitali (come il mobile, in cui sarà il 25% delle pmi a investire nei prossimi 3 anni) o verso modalità di fruizione e accesso più semplici (come le applicazioni via web con un browser, modalità ritenuta rilevante già oggi dal 22% delle aziende, o il clouding, in modalità as a service, modalità che sarà adottata dal 16% delle imprese nei prossimi 3 anni).

Terzo, la convinzione che oggi è necessario adottare practice di management più moderne e che le soluzioni gestionali pacchettizzate (verticali di settore o estese) offerte sul mercato possono essere un veicolo o un abilitatore di queste practice.

I risultati sono decisamente confortanti: il campione della ricerca mostra in generale percentuali di digitalizzazione attuale e prospettica 2 o 3 volte superiori rispetto ai dati pubblicati nei ranking dei sistemi paese dal World economic forum o dall’Ocse (per esempio con riferimento all’e-commerce o al mobile o al cloud). La ricerca fa emergere che esistono dei cluster di pmi italiane, prevalentemente domestiche, molto specializzate e focalizzate sulla qualità del prodotto e dei servizi b2b, che stanno abbandonando progressivamente la logica dei sistemi gestionali custom o degli strumenti di produttività individuale (come per esempio il foglio elettronico) a favore delle soluzioni pacchettizzate di mercato, verticali o estese,  imprese pragmatiche nella nuova digitalizzazione che non si fanno distrarre dalle mode, che si muovono allineate alle medie europee e che potrebbero fare da esempio o da traino per le altre pmi.