I poster boy (e girl) della storia economica
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I poster boy (e girl) della storia economica

I MILLECINQUECENTO STUDENTI COINVOLTI NELL'ECONOMIC HISTORY DAY DI VENERDI' ESPORRANNO I RISULTATI DEI LORO LAVORI DI GRUPPO IN FORMA DI POSTER ACCADEMICI DI 70X100 CM

Venerdì 13 maggio in Bocconi sarà un Economic History Day. Millecinquecento studenti di storia economica presenteranno alla comunità bocconiana il frutto delle loro ricerche. A partire dalle ore 15, illustreranno in una sessione aperta al terzo piano del Velodromo le loro analisi sull’impatto della globalizzazione su imprese, settori economici, diseguaglianza. Non lo faranno con una presentazione orale, né con l’aiuto di filmati o Power Point, ma attraverso un poster accademico di 70x100 cm simile a quelli usati dai dottorandi per illustrare le attività di ricerca. I dodici poster migliori individuati attraverso un contest saranno esposti prima al Velodromo, poi in Biblioteca.
 
È un’idea di Andrea Colli, professore di Storia Economica per studenti undergraduate Cleam, Cles e Clef. Da due anni la sua materia, tradizionalmente associata a lezioni frontali, è oggetto di una sperimentazione didattica concordata con il prorettore. Nel 2014-15 la prima parte del corso si è svolta in modo tradizionale, nella seconda sono stati svolti lavori di gruppo culminati in una presentazione in classe. Quest’anno, dopo la prima parte e una prova intermedia, gli studenti delle dodici classi sono stati divisi in gruppi di otto persone ciascuno e invitati a lavorare su un percorso logico legato al tema della globalizzazione. “Il primo obiettivo”, spiega Colli, “è rendere più concrete e attuali le conoscenze. La storia economica permette di dare profondità e identità al presente. Il secondo obiettivo è rafforzare lo spirito di classe e migliorare l’interazione didattica, specialmente in una materia che è solitamente vissuta come apprendimento mnemonico di nozioni”.
 
Illustrando un percorso logico in uno spazio limitato, i poster mettono alla prova le capacità analitiche e di sintesi, e sollecitano gli studenti a presentare in modo efficace la propria ricerca. Dato il numero elevato di persone coinvolte, le presentazioni orali avvenute l’anno scorso non hanno lasciato spazio all’interazione, mentre i poster rimangono esposti e visibili a tutti, con un membro del gruppo a disposizione per fornire spiegazioni. La mattina di venerdì 13 maggio i lavori saranno illustrati in classe e analizzati dai professori ai fini della valutazione finale. I migliori saranno invece votati nel pomeriggio dagli studenti. L’attività ha coinvolto il centro per l’innovazione didattica Beta, per la parte di preparazione dei poster, e la Biblioteca per la ricerca bibliografica.
 
Il team di Santino Fastuca del Cleam è giunto al risultato finale dopo avere corretto un errore di fondo. “Il nostro primo approccio è stato bocciato dai professori: pensavamo che il poster dovesse offrire una rappresentazione storica e invece la strada giusta consiste nel creare qualcosa di originale, che vada oltre la comprensione delle tematiche trattate a lezione”. Anche Federica Testa del Cles è rimasta piacevolmente sorpresa: “Non mi aspettavo un lavoro del genere in un corso di storia economica. La cosa più difficile è stata la gestione del gruppo, dividere il lavoro in modo equo e mettere d’accordo otto persone”. Veronica Braccioni del Cleam ha apprezzato l’idea di far valutare il poster anche dai colleghi: “È quel che accadrà nella vita manageriale. Saremo chiamati di continuo a essere valutati da terzi: non solo dai nostri capi, ma anche dal mercato e da organi di controllo”.

di Claudio Todesco

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