Che esperienza lo shopping online
PERSONE |

Che esperienza lo shopping online

RODRIGO CIPRIANI FORESIO, ALUMNUS BOCCONI, E' IL VOLTO ITALIANO DI ALIBABA, IL COLOSSO CINESE DELL'ECOMMERCE. CHE AVVERTE: IL FUTURO DELLE VENDITE SARA' SEMPRE PIU' CARATTERIZZATO DALLA CONVERGENZA TRA VIRTUALE E REALE

Dal colosso americano dell’e-commerce che ha offerto ai propri clienti la possibilità di relazionarsi direttamente con il personale di Amazon, per ritirare o cambiare la merce in un luogo reale, all’app Regalister che consente di creare la propria lista dei desideri fotografandoli nei negozi fisici per indirizzare gli amici negli acquisti. Fino al settore dell’abbigliamento, in cui brand come Patrizia Pepe e Adidas hanno integrato il concetto di shopping tradizionale con le logiche dell’online, dotando le loro boutique di totem interattivi per condividere con i consumatori contenuti multimediale sui prodotti in vendita. Si definisce così una nuova era dell’e-commerce. Rodrigo Cipriani Foresio, laureato in Economia aziendale in Bocconi con indirizzo Aziende commerciali nel 1985, managing director Italia, Spagna, Portogallo e Grecia di Alibaba Group con il compito di guidare l’espansione del colosso cinese nel Vecchio Continente, è uno dei principali esperti di questo mercato, fin dai suoi esordi, grazie a una carriera costruita nel settore delle vendite online. Prima di approdare in Alibaba ha lavorato, infatti, per Double Click, la società pioniera nel mondo del web acquisita da Google, ed è stato amministratore delegato di Mediashopping.

«Oggi faccio strategie di internazionalizzazione per le piccole e medie aziende del Sud Europa che vogliono approdare al mercato cinese», racconta Cipriani. «I  cinesi hanno imparato ad apprezzare la qualità dei prodotti e noi ci proponiamo come facilitatori portando i brand a connettersi, attraverso l’e-commerce, con 407 milioni di consumers attivi cinesi».

Dallo showrooming, in cui gli acquisti vengono finalizzati negli store e conclusi online, al webrooming, in cui gli oggetti vengono selezionati in rete per poi essere comprati presso un punto di vendita fisico. Come sta cambiando il settore?
La convergenza e la complementarietà tra online e offline sono sempre più marcate. Oggi non c’è più rivalità tra questi due ambiti e si assiste a un nuovo fenomeno in cui il negozio virtuale e il punto vendita fisico traggono vantaggio l’uno dall’altro. L’online permette di presidiare aree che l’offline non riesce a coprire, così come può fornire alle aziende dati sui consumatori, sui desideri, sulle abitudini di acquisto, ma deve sempre garantire un ottimo servizio, come quello di poter restituire il prodotto liberamente e con grande facilità. Su questo punto si costruisce il concetto del reverse e-commerce in cui il punto di vendita fisico rappresenta un valore perché contribuisce a un processo di semplificazione.
 
Quali sono i plus dell’online rispetto all’offline?
Sicuramente l’assortimento è uno dei punti di forza della vendita on line che può offrire uno stock infinito per rispondere a qualsiasi esigenza. E poi la velocità. Gli acquisti online crescono sempre di più e in particolare quelli fatti dal cellulare. In Cina, per esempio, il 60% degli acquisti online è condotto dai giovani e gestito con uno smartphone. Per colpire il mercato in maniera efficace bisogna quindi studiare piattaforme che abbiano interfacce compatibili con lo schermo piccolo.
Che cosa propongono le boutique fisiche affiliate all’e-commerce?
Una shopping experience. Molti gruppi del lusso offrono nei punti vendita un’esperienza di acquisto esclusiva che va a completare la proposta online e contribuisce a definire un servizio su misura, studiato per soddisfare ogni desiderio d’acquisto dei consumers. In queste sinergie, gli addetti alle vendite sono i veri protagonisti di una rivoluzione in cui la relazione personale è protagonista.
Secondo l’analisi Total Retail Survey 2015 condotta da PwC, in Italia il 63% dei consumatori dichiara che i social media influenzano il processo d’acquisto. Come spiega questo fenomeno?
I social media sono importantissimi perché sono entrati a far parte della vita delle persone. I commenti e il rating definiscono l’affidabilità di una piattaforma di vendita riguardo alla qualità dei prodotti ma anche al servizio. Così si utilizzano questi canali per promuovere i prodotti, intessere relazioni con i consumatori e stimolare un desiderio.
Stiamo parlando di digital marketing?
Sì, è importantissimo rispondere a chi scrive e instaurare un rapporto friendly con i consumatori. L’interazione con il cliente, infatti, è altissima e supera anche certe distanze relazionali. I consumatori sono molto esigenti e cercano un rapporto di fiducia con la rete anche se loro stessi sono i primi a essere infedeli: se non si dà efficienza nei servizi o competitività nei prezzi gli utenti si rivolgono molto velocemente a un’altra piattaforma di vendita online. Nel negozio fisico o in quello virtuale gli utenti devono sempre poter contare su qualcuno che risponda alle loro esigenze.
Il punto vendita fisico può implementare le proprie caratteristiche con gli strumenti dell’e-commerce?
Certo, anche se si possono incontrare dei limiti strutturali. In Italia, per esempio, la banda larga non è ancora diffusa su tutto il territorio nazionale oppure non è sempre efficiente. Così come, non tutti gli store dispongono di rete wi-fi che permetterebbe la totale fusione tra online e offline.
 

di Allegra Gallizia

Ultimi articoli Persone

Vai all'archivio
  • Le due vie dell'Egitto per i beni di largo consumo

    Esportazioni agricole da un lato e potenziamento della produzione locale dall'altro: queste le opportunita' che individua Moustafa Hassanein, alumnus e deputy GM di Maggie Metal Corporation, nel mercato di un paese demograficamente in continua crescita

  • Tre citta', tre case per gli alumni Bocconi

    I bocconiani che lavorano nelle istituzioni europee a Bruxelles, Francoforte e Lussemburgo hanno un punto di riferimento anche nei chapter locali della Bocconi Alumni Community. La parola ai tre leader

  • Roberto, che ha visto nascere la BCE

    Prima all'Istituto Monetario Europeo, l'embrione della Banca Centrale Europea, oggi DG Corporate Services di quest'ultima. E la carriera professionale dell'alumnus Roberto Schiavi, che da Francoforte ricorda di come, nonostante i problemi di questi anni, l'Unione monetaria non sia mai stata veramente a rischio

Sfoglia la nostra rivista in formato digitale.

Sfoglia tutti i numeri di via Sarfatti 25

SFOGLIA LA RIVISTA

Eventi

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31