Sanremo 2016: manuale di sopravvivenza per giovani speaker radiotelevisivi
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Sanremo 2016: manuale di sopravvivenza per giovani speaker radiotelevisivi

ANCHE QUEST'ANNO IL BOCCONI STUDENT MEDIA CENTER SARA' AL FESTIVAL DELLA CANZONE CON 14 NUOVI INVIATI. ECCO I CONSIGLI DI CINQUE BOCCONIANI CHE, IN ANNI DIVERSI, SONO SOPRAVVISSUTI A CINQUE GIORNI DI MERAVIGLIOSA FRENESIA

Il festival di Sanremo è alle porte e anche quest’anno, come accade dal 2009, l’Università Bocconi ci sarà con gli inviati di Radio Bocconi e Bocconi Tv. Per i prescelti si tratta dell’esperienza più attesa dell’anno, una vera e propria occasione di crescita professionale: gli speaker dello student media center intervisteranno artisti famosi a livello nazionale e internazionale e si confronteranno anche con cronisti e operatori di importanti emittenti radiofoniche e televisive. L’emozione è tanta, ma quest’anno i nuovi inviati sono più fortunati, perché potranno approfittare dei consigli di chi in passato ha vissuto l’esperienza che li aspetta.

Niccolò Bonazzon e Carlotta Freni, laureati Bocconi rispettivamente nel 2011 e nel 2012, sono stati i primi ad aver portato i microfoni di radio Bocconi all’Ariston e anche i primi in assoluto ad aver portato una college radio al festival. Era il 2009, Radio Bocconi doveva compiere un anno e ai tempi comprare musica era problematico: “Siamo partiti muniti di grande spirito pioneristico. Il nostro obiettivo principale era quello di incontrare le case discografiche e portare a casa un po’ di contatti”, racconta Niccolò, “Quello che mi sento di consigliare ai nuovi inviati è quindi di fare networking, di lanciarsi e approfittare di ogni occasione, ogni festa, ogni evento per conoscere quante più persone possibile e crearsi contatti, che se non saranno utili sul momento, potranno esserlo in futuro. Non abbiate quindi paura di sembrare prezzemolini!”. “Siate pronti a dormire pochissimo, siate veloci a editare le interviste e ad accaparrarvi i migliori appuntamenti per poterle fare e mangiate appena ne avete la possibilità, dovrete essere sempre scattanti”, dice Carlotta, “e soprattutto non fatevi demoralizzare da niente e da nessuno, in fondo siete lì per imparare”. Beatrice Albanese è invece al terzo anno di giurisprudenza e fa parte di Radio Bocconi da due anni e mezzo: “Preparatevi perché state per passare una settimana assurda, ai limiti dell’improbabile. Quindi cercate di andare sempre d’accordo tra di voi e di aiutarvi a vicenda, ne avrete bisogno”, dice. “Non cercate necessariamente domande originali, fate agli artisti domande che fareste voi personalmente, sono molto probabilmente quelle che si fanno tutti e quindi le più interessanti. E poi tenetevi in contatto con chi segue il festival da Milano, perché la comunicazione tra i due gruppi è vitale per la creazione di un buon prodotto”.  

Francesco Jacobitti (Acme), fa invece parte di Bocconi TV ed è stato al festival come inviato per l’edizione del 2015: “I due consigli che darei ai nuovi eroi di Sanremo sono: organizzate accuratamente le vostre giornate, perché fra interviste, appuntamenti, conferenze, riprese e montaggi avrete a malapena il tempo di seguire le dirette del Festival.”, spiega. “E poi agite e coordinatevi professionalmente, come se foste un vero team di lavoro. Alla fine del Festival, vi renderete conto di aver superato un vero, intensissimo training”. Ennio Terrasi Borghesan, laureato Cleacc nel 2015, si potrebbe definire un veterano del festival perché ha partecipato, come inviato per Bocconi Tv, a ben 3 edizioni: “Sanremo è una full immersion molto propedeutica ad un eventuale impiego in televisione perché si lavora ogni giorno almeno 12 ore”, racconta. “Siate creativi: può capitare che qualcuno prima di voi faccia la domanda che vi eravate preparati, in quel caso lanciatevi, e se proprio non riuscite a pensare a niente di originale osate lo stesso, a volte anche la domanda che sembra la più banale può essere quella giusta. Ma soprattutto: divertitevi! Saranno cinque giorni di stress ma non dovete rinunciare a godervi il momento. È un’esperienza che vi porterete sempre dentro, assaporatela fino in fondo”. 

di Benedetta Ciotto

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