La Bocconi nel mondo e il mondo in Bocconi
LA COMPETIZIONE INTERNAZIONALE #FOODSAVINGBEC, LA PRIMA EDIZIONE DELLA SUMMER SCHOOL, I CAMPUS ABROAD, I PROGRAMMI DOUBLE DEGREE E WORLD BACHELOR IN BUSINESS. ESEMPI DELL'IMPEGNO INTERNAZIONALE DELLA BOCCONI, COME RICORDA IL RETTORE ANDREA SIRONICorsi ed esami sono terminati eppure la Bocconi e i suoi studenti non sono ancora in vacanza. Per i 300 bocconiani impegnati nei 9 campus abroad in altrettante università in giro per il mondo (da Tokyo a New York, da Shanghai a Los Angeles) altrettanti studenti internazionali sono arrivati in Bocconi per partecipare a due nuove iniziative: la finale di #FoodSavingBEC, Bocconi Expo 2015 Competition, e la prima edizione della Summer school.
Tra fine giugno e luglio passando nei corridoi della Bocconi, ancora una volta, si ha l’impressione di essere davvero al centro di un crocevia internazionale, un hub dove culture e lingue si mescolano. Dall’Afghanistan al Kazakistan, dal Camerun agli Stati Uniti, dall’Argentina al Marocco, passando per Austria, Francia, Cina, Colombia, Australia sono oltre 30 i paesi dai quali arrivano questi giovani: chi per riflettere e trovare insieme soluzioni innovative a una delle emergenze riportate alla ribalta delle cronache in questo anno di Expo, lo spreco alimentare, chi per sfruttare anche il mese di luglio per tornare sui banchi e approfondire le proprie conoscenze su uno dei quattro temi proposti dalla Summer school (luxury e sport management, start up o Europa).
Per tutti la voglia di sentirsi cittadini di un mondo sempre più interconnesso sfruttando le diverse opportunità che la nostra università offre loro. Perché offrire ai nostri giovani una formazione senza confini è da sempre uno degli obiettivi della Bocconi. Per questo non ci accontentiamo di offrire una didattica innovativa e internazionale, di avere accordi con oltre 250 università sparse nei 5 continenti, di proporre 24 double degree o un triplo titolo come il World bachelor in business, ma semestre dopo semestre, anno dopo anno ci adoperiamo per immaginare esperienze nuove e stimolanti.
di Andrea Sironi
