I leader che valicano le frontiere hanno intelligenza culturale
INSIEME A INGAGGIO RISPETTOSO E CAPACITA' DI NEGOZIAZIONE IDENTITARIA E' L'ELEMENTO CHE QUALIFICA UN BUON MANAGER GLOBALE. SE NE PARLA NELLA STORIA DI COPERTINA DEL NUMERO DI MAGGIO DI VIASARFATTI25, DISPONIBILE DA OGGIL’intelligenza culturale, la negoziazione identitaria, l’ingaggio rispettoso. Tutti elementi che un manager deve sviluppare per evitare spiacevoli incidenti diplomatici e rendere proficue le collaborazioni con colleghi e clienti dell’altra parte del mondo. Il tema è affrontato nella storia di copertina del numero di maggio di viaSarfatti25, nel quale, a fianco delle indicazioni di management fornite dai docenti Bettina Gehrke, Vincenzo Perrone e Franz Wohlgezogen, la rivista raccoglie cinque esperienze di alumni Bocconi che hanno fatto carriera nel mondo.
Nel mese di inizio dell’Expo, non poteva mancare un pezzo sullo spreco alimentare. Francesca Calò e Benedetta De Pieri danno conto di uno studio, di cui è capofila il Cergas Bocconi, dedicato a indagare le strategie contro il food waste di aziende e non profit di quattro regioni europee tra le quali la Lombardia.
E poi la storia, con un’analisi sulle disuguaglianze di lungo periodo di Guido Alfani e un articolo sulla prima guerra mondiale a firma di Andrea Colli, e una riflessione sull’impatto delle decisioni dei Tar sul diritto ambientale di Fabrizio Fracchia. Infine, Graziella Romeo affronta il tema delle modifiche alla legislazione in conseguenza della lotta al terrorismo, per effetto delle quali si abbassa il livello di tutela garantito, per esempio, dallo status di cittadino di un paese.
di Andrea Celauro