L'active learning che accompagna il cambiamento delle p.a.
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L'active learning che accompagna il cambiamento delle p.a.

L'ULTIMO ATTO DELL'EXECUTIVE MASTER IN MANAGEMENT DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E' LA PRESENTAZIONE DI 47 PROGETTI DI INNOVAZIONE, MESSI A PUNTO DAI DIRIGENTI PER MIGLIORARE I PROPRI ENTI

Per dimensioni e complessità, la Presidenza del Consiglio dei ministri è paragonabile a un piccolo ministero che non si occupa, per giunta, di un solo tema, ma copre una molteplicità di ambiti e competenze. Mara Spatuzzi, dirigente della Presidenza, pensa che la rete intranet possa essere utilizzata per migliorarne l’integrazione e ieri pomeriggio ha spiegato come, presentando il suo progetto al workshop finale della quinta edizione dell’Executive master in management delle amministrazioni pubbliche (Emmap).
 
I progetti d’innovazione sono il cuore pulsante dei corsi Emmap. Ai partecipanti è chiesto di elaborare un progetto per il proprio ente di appartenenza. Tra ieri e oggi saranno presentati 47 progetti, messi a punto da altrettanti dirigenti e funzionari delle amministrazioni pubbliche che hanno frequentato il programma. Il workshop è inserito nell’ambito di B4Gov – Bocconi for government week. Tra i temi trattati in questa edizione spiccano l’innovazione tecnologica vista come un possibile driver di cambiamento e di riduzione dei costi. Ieri, in particolare, sono stati presentati alcuni progetti che mettono a sistema risorse organizzative e tecnologiche per creare valore per enti e utenti. Oggi si parlerà di un altro tema chiave: a fronte della scarsità di risorse pubbliche, quali spazi di collaborazione si possono aprire con il privato per soddisfare i bisogni della collettività?
 
Sarà interessante, allora, vedere come un altro dirigente della Presidenza del Consiglio, Luigi Sant’Andrea, abbia messo a punto un modello di cofinanziamento pubblico - privato, per migliorare la sinergia tra risorse comunitarie, nazionali e regionali in modo da attirare risorse finanziarie private per la valorizzazione di eventi e iniziative culturali. "Un bell'esempio di imprenditorialità pubboica", dice la tutor, Veronica Vecchi.
 
 “L’Emmap propone una formazione di tipo active learning”, spiega Raffaella Saporito, direttore del master. Alla base c’è l’idea che le persone imparano facendo, più che ascoltando. “I progetti sono un dispositivo didattico che serve per tradurre in realtà concreta le conoscenze assimilate in aula. Ma c’è un secondo obiettivo: vogliamo usare Emmap come leva di cambiamento per le amministrazioni pubbliche”. I partecipanti al master hanno per lo più fra i 35 e i 45 anni e nutrono fiducia nella possibilità di agire dei cambiamenti reali in un momento di grande evoluzione della p.a. “Un tempo i progetti d’innovazione dominanti erano legati all’introduzione dei sistemi di management. Oggi ci si è convinti che la differenza non la facciano gli strumenti, ma le competenze delle persone”.
 
I progetti lanciati negli anni passati stanno dando frutti, sia per la p.a., sia per i partecipanti dell’Emmap. Alla prima edizione del master, Luca Marchesi propose la revisione del sistema di performance management di Arpa Lombardia, di cui era dirigente. Oggi è direttore generale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale nel Friuli Venezia Giulia. L’anno scorso Roberto Giarola ha condotto un’analisi del posizionamento strategico del Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio, proponendo una revisione dei meccanismi di gestione del dipartimento coerenti con il ruolo di coordinamento e non più di sostituzione degli enti locali. “La sua analisi” spiega Saporito “è alla base di una proposta di riorganizzazione innovativa la cui elaborazione ha coinvolto attivamente tutti i dirigenti ed il personale del Dipartimento del Prefetto Gabrielli ed è attualmente in corso di finalizzazione”.

di Claudio Todesco

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