Smartphone ubiqui

I NUOVI DEVICE STANNO CAMBIANDO LE ABITUDINI DI CONSUMO E DI LAVORO IN OGNI PARTE DEL MONDO

di Nicoletta Corrocher, docente lecturer di economia applicata

La crescente diffusione degli smartphone sta modificando le abitudini di consumo degli utenti in relazione alla comunicazione, alla fruizione di contenuti multimediali e ai processi di acquisto. E questi dispositivi avranno un impatto sempre maggiore anche sull’attività lavorativa, grazie allo sviluppo di applicazioni di enterprise mobile management.
Il mercato degli smartphone è in continua crescita: nel 2013 le vendite a livello globale hanno raggiunto 968 milioni di unità, registrando un incremento del 42,3% rispetto al 2012 e superando per prima volta nella storia della telefonia mobile il 50% del totale delle vendite dei telefoni cellulari, anche grazie alla crescita dei mercati dell’America Latina, dell’Asia e dell’Europa dell’Est. A livello globale Samsung è leader di mercato, con una quota del 31%, seguita da Apple, che ha una quota del 15,6% e, a grande distanza, da Huawei e LG Electronics, con una quota del 4,8% ciascuno. Se si guarda invece al mercato dei sistemi operativi per smartphone, la leadership di Android è incontrastata: il sistema operativo di Google ha una quota di mercato del 78,4%, contro una quota di iOS del 15,6%.
I due leader di mercato – Apple e Samsung – hanno seguito strategie innovative molto diverse. Apple ha introdotto solo sei nuovi prodotti fra il 2006 e il 2012, caratterizzati da un sistema operativo proprietario (iOS), mentre Samsung ha commercializzato 159 smartphone con un sistema operativo (Android) open source. Nel tempo il numero di nuovi prodotti lanciati sul mercato è cresciuto anche grazie all’entrata di nuove imprese quali Htc, Huawei e Zte, e le funzionalità sono migliorate.
Apple ha ottenuto un grande successo con il design dell’iPhone, ma non ha scritto “la fine della storia”. Le imprese investono costantemente nello sviluppo tecnologico dei dispositivi, in particolare nel software del sistema, che costituisce terreno fertile per l’integrazione di diverse applicazioni multimediali. In tal modo, offrono ai consumatori la possibilità di scegliere fra diverse opzioni. Un recente lavoro (G. Cecere, N. Corrocher e R. D. Battaglia, Innovation and competition in the smartphone industry: is there a dominant design?, 2014 Telecommunications Policy, in press) mostra che nonostante la progressiva convergenza su alcune caratteristiche – touch screen, connessione Wi-Fi, micro-Usb – le strategie di differenziazione di prodotto delle imprese continuano a essere molto aggressive e legate non solo al design (es. dimensione dello schermo), ma anche all’interfaccia utente e al sistema operativo, come mostrato dalla recente battaglia legale fra Apple e Samsung, che ha riguardato non solo i brevetti di utilità, ma anche i brevetti di design. Da questo punto di vista, lo sviluppo di progetti di smartphone modulari – Project Ara di Google e PuzzlePhone di Circular Devices – potrebbe rappresentare un’ulteriore spinta verso la differenziazione dei prodotti e un’importante opportunità per l’entrata di nuove imprese, con benefici rilevanti anche per i consumatori in termini di varietà di prodotti.