Bocconiani da Grande Slam
IL CAMPIONE NAZIONALE UNIVERSITARIO MATTEO ROMANò GUIDA LA SQUADRA TENNISTICA DELLA BOCCONI IN UN’IMPORTANTE COMPETIZIONE INTERNAZIONALE. TEATRO DELLA SFIDA, DAL 26 AL 28 SETTEMBRE, IL LEGGENDARIO ROLAND GARROS DI PARIGI
Matteo Romanò, 22 anni, milanese, iscritto al primo anno del Corso di laurea specialistica Clefin, è la punta di diamante della rappresentativa tennistica bocconiana che dal 26 al 28 settembre sfiderà alcune delle più importanti università europee in una competizione a squadre organizzata da Hec Parigi nel prestigioso scenario del Roland Garros. Vincitore in giugno, a Pisa, del torneo di doppio dei Campionati nazionali universitari in coppia con lo studente del Politecnico di Milano Davide Pozzoni, Matteo è un giocatore “2° categoria”, una fascia che comprende all’incirca le posizioni che vanno dalla 20° alla 150° delle classifiche nazionali, un livello alto che richiede costanza e allenamenti. “Io però ormai privilegio gli studi”, spiega Matteo, “e gioco non più di 2-3 volte la settimana. Questo mi ha fatto ovviamente perdere alcune posizioni nel ranking italiano”. Ma anche se il tennis non è più la sua attività principale, l’occasione di giocare al Roland Garros difendendo i colori della propria università è di quelle da non lasciarsi sfuggire: “Giocare al Roland Garros è come debuttare a San Siro per un calciatore”, dice, “campi stupendi e un circolo tennistico tra i migliori al mondo. Anche il livello della competizione è in genere alto. Le
Ma a Matteo e ai suoi compagni non tremeranno i polsi, né per la forza degli avversari né per l’emozione di giocare in uno dei templi del tennis: “Se il livello sarà quello dell’anno scorso a Londra, difficilmente potremo vincere, ci sono squadre più forti. Ma renderemo la vita difficile a chiunque”.
La squadra della Bocconi, composta anche da Maria Carnovale, Giulia Ingravalle, Sara Terpin, Filip Kovacic, Florian Morandell, affronterà sui campi che hanno visto trionfare leggende del tennis come Borg, Lendl, Agassi e in tempi più recenti Nadal, tra le altre, le rappresentative di Esade, Trinity College, Ethz Zurigo.
E se, dopo i successi parigini di Nicola Pietrangeli (1959 e 1960) e Adriano Panatta (1976), tornasse finalmente a sventolare la bandiera italiana?
di Davide Ripamonti