CAMPUS | 18/09/2014

Informazione e potere: i giornalisti incontrano gli studenti

TOBIAS BAYER DI DIE WELT HA INAUGURATO LA SERIE DI TESTIMONIANZE ORGANIZZATE DA MASSIMILIANO PANARARI

Anche in Germania la crisi dell’editoria si fa sentire. In dieci anni gli investimenti pubblicitari si sono ridotti di un terzo e i giornalisti si stanno trasformando sempre più spesso in liberi professionisti, non assunti da alcuna testata.

Si è soffermato su questi temi, e su come l’Italia sia vista in Germania attraverso il filtro giornalistico, Un tedesco nel paese delle meraviglie, l’intervento di Tobias Bayer, corrispondente da Milano per Die Welt, che ha inaugurato ieri la serie di testimonianze di giornalisti curate da Massimiliano Panarari per il corso Cleacc di Informazione e potere.

“La finalità delle testimonianze”, spiega Panarari, “è quella di offrire agli studenti uno sguardo concreto sulla professione giornalistica e una griglia critica che li aiuti a leggere il funzionamento e l’evoluzione del settore”. Da qui a fine novembre si susseguiranno, dunque, in aula giornalisti di media e settori diversi. Gianfranco Fabi, conduttore ed ex direttore di Radio24, nonché ex vicedirettore del Sole-24 Ore, parlerà di giornalismo economico; Alessandro Milan, conduttore di Radio24, parlerà di giornalismo in radio e infotainment; Mariarosa Mancuso, critico cinematografico del Foglio e conduttrice della Radiotelevisione Svizzera Italiana, parlerà di giornalismo culturale; Marco Castelnuovo, caporedattore del settore politica della Stampa, spiegherà come si fa giornalismo politico oggi, tra storytelling e nuovi format. “E potrebbe aggiungersi almeno un altro nome”, anticipa Panarari.

Il corso si occupa degli aspetti storici, teorici e pratici del giornalismo e la serie di testimonianze è giunta al terzo anno. “L’incontro con i giornalisti pone gli studenti di fronte a una realtà diversa dall’immagine un po’ romantica che ammanta la professione”, afferma Panarari. “Un aspetto che non finisce di stupirli è la dimensione dello stato di crisi del settore. La testimonianza diretta serve a far capire le logiche e gli interessi in gioco, a volte rendendo gli studenti più realisti, altre volte meno cinici. Perché accanto all’atteggiamento un po’ ingenuo di alcuni, c’è anche la dietrologia insistita, ed eccessiva, di altri”.