OPINIONI |

Per chi squilla lo smartphone

UNA VOLTA C'ERANO GLI SMS SOLIDALI, ORA LE NUOVE FRONTIERE DELLE DONAZIONI MOBILI PASSANO PER L'AIRTIME, L'NFC E IL CHECK-IN SERVICE. MA LA VERA SFIDA È AUMENTARE L'ENGAGEMENT

di Elena Bellio, Luca Buccoliero e Giorgio Fiorentini, rispettivamente docente di marketing e crm, lecturer presso il Dipartimento di marketing e professore associato di economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche

La telefonia mobile è un incredibile laboratorio di innovazione digitale per il mondo del non profit, con interessanti sperimentazioni su nuovi modelli di business, soprattutto per le esigenze di fundraising.

Ci sono gli sms solidali, gli strumenti più usati da un pubblico vasto ed eterogeneo per sesso, età, livello di istruzione. Sono scelti dai donatori perché sono anonimi e non obbligano a un rapporto regolare con l’organizzazione. In alcuni paesi, invece, è il credito telefonico (airtime) a rappresentare ormai una valuta parallela e potenziale fonte di reddito per le ong. Numerose iniziative coinvolgono anche i turisti, incoraggiati, al momento di lasciare il paese, a donare ciò che resta del loro airtime a una causa locale. M-Pesa è uno dei più noti servizi di m-payment che consente di trasferire credito tra i telefoni, mentre il Kenya è il primo paese al mondo a usare questo servizio tramite partnership con Safaricom e Vodafone.
Altra tecnologia interessante è quella Nfc, Near field communication, che consente un pagamento/donazione via smartphone con addebito su carta di credito o conto telefonico. Questa realtà è esplosa in Giappone, dove un accordo tra operatori telefonici e circuiti bancari rende tutto questo semplice ed efficace, con l’effetto anche di rianimare consumi fermi da anni. In Italia sino a ora l’utilizzo dell’Nfc è stato limitato, ma potrebbe rivelarsi utile per intercettare potenziali donatori per strada.
Infine, le applicazioni mobili location-based e i cosiddetti check-in service sono tra le app più promettenti per il supporto al fundraising. L’evoluzione di questi sistemi ha prodotto soluzioni creative per la raccolta: Earth Justice, per esempio, ha lanciato una campagna contro le estrazioni pericolose di petrolio collocando poster pubblicitari nelle stazioni della metropolitana regionale a San Francisco. Quando un pendolare effettua il check-in (fotografando il poster) un donatore di Earth Justice devolve 10 dollari alle cause ambientali. Un dato curioso elaborato dalla stessa organizzazione è che questo sforzo di raccolta fondi ha colpito per lo più un target giovane, ossia il gruppo di individui che generalmente è meno propenso a rispondere a questi annunci.
Il dato di fatto è che il cellulare è uno strumento di uso quotidiano. Ciò consente da un lato all’organizzazione non profit di raggiungere i potenziali donatori in qualsiasi momento, dall’altro a un individuo di donare ovunque si trovi e quando più gli è comodo.
Tuttavia i costi elevati di alcune applicazioni, gli importi normalmente limitati che sono ammessi per alcuni strumenti (per esempio gli sms) e soprattutto l’estemporaneità di alcuni atti di donazione rappresentano ancora limiti importanti.
La vera sfida per il mobile fundraising è proprio il superamento della visione del telefono come semplice portafogli elettronico per effettuare una donazione estemporanea. Lo smartphone deve invece diventare una soluzione per aumentare l’engagement. Ciò può avvenire anche con l’utilizzo di logiche di social gaming e attraverso le opportunità di socializzazione di contenuti.
Fra le possibili proposte evolutive potrebbe esservi un servizio in abbonamento con addebito sul conto telefonico per ogni sms-news ricevuto dal donatore nonché lo sviluppo di un’app che permetta di cercare e rimanere aggiornati sulle non profit aderenti al servizio e di effettuare donazioni senza il bisogno di un collegamento diretto con il sito, intercettando, tra l’altro, nuovi segmenti di donatori, ovvero i giovani, più abituati a questo tipo di interazione.
Perché una strategia di fund raising non è solo un insieme di azioni immediate di raccolta di fondi, ma un approccio finalizzato alla sostenibilità di una organizzazione e del suo progetto sociale.

Ultimi articoli Opinioni

Vai all'archivio
  • La fuga degli onesti

    I migranti tendono a essere piu' onesti di chi rimane nei luoghi di origine. Luoghi che, di conseguenza, sono privati di capitale sociale, con effetti negativi sulla produttivita', sulla crescita e sulla qualita' delle istituzioni

  • Il limite della tossicita'

    Per un verso le piattaforme e i loro algoritmi sembrano assecondare la presenza di contenuti basati sull'odio o dannosi nei feed degli utenti; dall'altro, le piattaforme li hanno moderati fin dall'inizio, prima ancora delle multe. Forse la strategia redditizia per loro sta nel mezzo

  • Una difesa contro la dittatura della maggioranza

    Molte delle costituzioni del dopoguerra hanno stabilito sistemi indipendenti, come la Corte Costituzionale in Italia, che si ergono a tutela delle liberta' e dei diritti. Perche' la legge e' espressione della volonta' di molti, ma non di tutti e chi detiene il potere puo' rischiare di abusarne

Sfoglia la nostra rivista in formato digitale.

Sfoglia tutti i numeri di via Sarfatti 25

SFOGLIA LA RIVISTA

Eventi

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30