Angelo, il primo bocconiano nel Cnsu
ELETTO NELLE LISTE DI UNILAB, ANGELO ANTINORO, STUDENTE DI GIURISPRUDENZA, PORTERÀ LE SUE RICHIESTE A ROMA, DOVE POTRÀ RIVOLGERLE DIRETTAMENTE AL MINISTROCon quasi 2 mila voti è stato il candidato eletto al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari con più preferenze nel II distretto (Liguria, Piemonte e Lombardia), nonostante si presentasse con una lista, Unilab, che debuttava per l’occasione. Angelo Antinoro, 20enne palermitano iscritto al terzo anno di Giurisprudenza in Bocconi, è il primo studente nella storia dell’ateneo di via Sarfatti a essere eletto al Cnsu, l’organo consultivo di rappresentanza degli studenti iscritti ai corsi attivati nelle università italiane, che ha il compito di formulare pareri e proposte al Ministro dell'istruzione, università e ricerca.
Pochi studenti sanno cosa sia il Cnsu e come funzioni. Angelo lo spiega così: “Si tratta di un vero e proprio parlamentino, con sede a Roma, che si raduna di regola otto volte l’anno, composto di 28 rappresentanti dei corsi di laurea, più un dottorando e uno specializzando, che ha potere essenzialmente consultivo”, spiega ancora Angelo, “può cioè rivolgere domande e proposte al ministro che risponderà, per iscritto, entro 60 giorni”. Di lavoro, il ministro, avrà da farne parecchio, perché Angelo Antinoro è pronto a consultarlo su vari punti del suo vasto programma, fatto di richieste facilmente esaudibili con un po’ di buona volontà, “come per esempio il diritto alla visione dell’esame post correzione”, dice, “che in Bocconi esiste e in molte altre università no, eppure sarebbe semplice da attuare subito e ovunque” e di altre a più lungo termine, “per esempio la creazione di un Consiglio europeo degli studenti universitari”. Due esempi delle iniziative che Angelo Antinoro porta avanti, per sé e per gli altri: “Ci si candida per un mix di egoismo e altruismo”, ammette, “perché mi piace mettermi in gioco e perché gli obiettivi che si raggiungono tornano utili a me e anche agli altri. In Bocconi, poi, le elezioni studentesche sono molto sentite, segno che i rappresentanti lavorano bene”.
di Davide Ripamonti